Scala una delle vette più alte: quello che succede dopo al povero cane è incredibile

Questa è la storia di un cane che ha compiuto un’impresa incredibile: scala una delle vette più alte e gli accade una cosa impensabile.

Una squadra di soccorso composta da 13 persone è dovuta intervenire per salvare un cane ferito ed esausto su la montagna più alta d’Inghilterra. L’operazione di salvataggio è durata quattro ore e ha permesso di trarre in salvo l’animale.

Arriva dall’Inghilterra la storia di un cane che si è arrampicato sulla vetta più alta del Paese senza più riuscire a tornare a casa. L’intervento delle squadre di recupero è durato oltre quattro ore e ha permesso di portare in salvo l’animale, che era rimasto bloccato su un’altura senza poter tornare indietro.

Scala una delle vette più alte: l’incredibile storia di un cane bloccato su una montagna

Stando ai racconti dei soccorritori, il cane di circa 33 kg, si rifiutava di muoversi da Scafel-pike, situato nel parco nazionale del Lake District, nel nord -est dell’Inghilterra. I proprietari dell’animale hanno lanciato l’allarme intorno alle 18:25 di sabato scorso. Immediatamente, si è messa in moto la macchina di soccorsi con il team di Keswick Mountain Rescue che ha inviato 13 membri per risolvere la questione.

Per raggiungere l’animale e metterlo in salvo sono servite diverse ore. A dimostrazione del fatto che il cane si fosse arrampicato in una zona impervia e difficile da raggiungere. Quando i soccorritori sono riusciti ad avvicinarsi al cane, lo hanno messo in una borsa su una barella e portato giù per la montagna.

Scala una delle vette più alte
Soccorritori in montagna – gentechevainmontagna.it

Secondo il racconto dei soccorritori il cane non era spaventato ed è rimasto calmo e tranquillo per tutto il tempo. Questo salvataggio rappresenta la 42° missione dall’inizio dell’anno, eseguita dal team di soccorritori. L’intervento ha richiesto complessivamente 4 ore e 18 minuti.

Questa non è la prima volta che i soccorritori di Scafel Pike devono intervenire per aiutare un cane a scendere dalla montagna. Un episodio simile si era già verificato nel luglio del 2020, quando un San Bernardo di oltre 54 kg era stato messo in salvo dai soccorritori, dopo aver mostrato segni di dolore alle zampe posteriori ed essersi rifiutato di muoversi.

Le operazioni di salvataggio in quell’occasione richiesero oltre cinque ore e l’impiego di sedici uomini del team. Sebbene si tratti di casi sporadici, per evitare di dover impiegare risorse umane nel recupero di cani domestici, bisognerebbe ricordare di tenere sempre gli animali al guinzaglio. In questo modo, i cani saranno al sicuro e non potranno cadere in burroni o arrampicarsi in posti impervi.

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