Al mare con gli scarponi: 5 sentieri costieri dai panorami mozzafiato

Ogni estate ci troviamo di fronte al dilemma delle vacanze: andare al mare o in montagna? Una scelta difficile per chi sia indeciso di suo, ma soprattutto qualora ci si trovi a doverla effettuare in coppia o assieme a un gruppo di amici. A meno di essere così fortunati da avere comuni vedute, ci si ritrova puntualmente a dover valutare una vasta gamma di opzioni tra cui approvare all’unanimità una sola meta. E se provassimo ad affrontare il problema da un altro punto di vista? Perché scegliere tra A e B quando vi è la possibilità di trovare la soluzione nel mezzo?

Al mare con gli scarponi

La soluzione si chiama trekking sul mare. L’Italia è in tal senso una terra perfetta per gli indecisi dell’estate. Il nostro Paese è una penisola circondata dal mare, dunque le possibilità di trovare porzioni di costa in cui il paesaggio consenta di intraprendere escursioni in quota (non troppa, ma facciamocela bastare!) con vista mozzafiato sul mare, sono molteplici.

Il mare incontra la montagna sul Conero
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Oggi vi accompagniamo in un viaggio lungo lo Stivale, dalla Liguria alla Sardegna, alla scoperta di 5 itinerari perfetti per un trekking sulla costa. Un consiglio valido per tutti i sentieri sul mare è di affrontarli a inizio o fine estate, evitando le settimane più calde. Si tratta, infatti, di percorsi che richiedono ore di cammino sotto il sole. Importante è avere con sé una buona scorta d’acqua, abbigliamento traspirante, occhiali da sole, un cappello e protezione solare. E non dimentichiamo gli scarponi (no alle ciabatte da mare!).

Trekking da Camogli a San Fruttuoso, Liguria

Il cosiddetto “sentiero delle Batterie“, che conduce da San Rocco, frazione di Camogli, all’Abbazia di San Fruttuoso, è uno degli itinerari più affascinanti del Promontorio di Portofino. Lungo 8,39 km (tempo stimato di percorrenza: 3 ore) presenta una difficoltà elevata. Come segnalato sul sito dell’Ente Parco, sono bandite, per legge, le calzature aperte o a suola liscia. Punto di partenza è il sagrato della chiesa parrocchiale di San Rocco (raggiungibile volendo attraverso una mulattiera dalla caserma dei Carabinieri di Camogli). La prima parte del sentiero, che conduce alle Batterie, è facile. Si consiglia una sosta al Belvedere (detto dai locali “Gruppu marsu”), da cui si gode di un fantastico panorama sul versante occidentale del Promontorio. Se si è fortunati, con cielo terso, si possono ammirare la Riviera di Ponente, fino a Capo Mele, e le Alpi Marittime e Cozie.

Arrivati alle Batterie – postazioni antiaeree dell’ultima guerra mondiale – inizia la seconda parte più complessa dell’itinerario, nota come “sentiero delle catene”, lungo la quale si incontra il celebre Passo del Bacio, una cengia a picco sul mare. A seguire, dopo aver percorso in saliscendi il versante occidentale della Cala dell’Oro, si entra in un bosco per iniziare la salita al valico di Costa del Termine. Superata la sella ci si avvia in discesa verso San Fruttuoso, immersi nel verde. Il punto di arrivo è la banchina da cui partono i battelli per Camogli, Portofino e Santa Margherita. Ed è proprio il battello il mezzo consigliato per il ritorno.

Trekking in Maremma, da Alberese all’Abbazia di San Rabano

Il Parco Regionale della Maremma, che si sviluppa lungo la costa toscana a sud di Grosseto, è un caleidoscopio di sentieri. Tra i più suggestivi vi è il sentiero che da Albarese conduce all’Abbazia di San Rabano (sentiero “A1”). Un percorso di 16,1 km a/r e difficoltà elevata (tempo stimato di percorrenza, circa 7 ore a/r). Acquistato il biglietto di accesso presso il Centro Visite di Albarese, si parte dalla Casetta dei Pinottolai procedendo lungo la strada che attraversa la pineta Granducale, per circa 1 km e mezzo, fino ad arrivare a un ponte di legno dove si incontra il cartello che segnala il sentiero A1. Una salita nel verde dei Monti dell’Uccellina conduce all’ampia radura, circondata da grandi esemplari di leccio, in cui sorgono l’Abbazia e il Monastero benedettino di S. Rabano, risalenti all’XI secolo e, a pochi metri di distanza, la Torre Uccellina (XIV sec.).

Sentiero degli Dei, Campania

Il Sentiero degli Dei è un percorso naturalistico che si snoda tra la Costiera Amalfitana  e la Costiera sorrentina, in Campania. Un trekking tra i colori e gli odori della macchia mediterranea lungo il quale si incontrano terrazze panoramiche da cui ammirare i Faraglioni dell’isola di Capri, Punta Penna, l’isola Li Galli e i Monti Lattari. Il nome “Sentiero degli Dei” si lega a una leggenda, secondo cui le divinità greche vi transitarono per raggiungere Ulisse e salvarlo dalle sirene. Un rimando si ritrova anche in un passaggio di Italo Calvino, impresso su alcune mattonelle posizionate all’accesso del Sentiero, in cui lo scrittore descriveva l’itinerario come “quella strada sospesa sul magico golfo delle “Sirene” solcato ancora oggi dalla memoria e dal mito”.

Trekking sul Sentiero degli Dei
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In realtà esistono due Sentieri degli Dei: l'”alto” e il “basso”. Quest’ultimo è il più gettonato in quanto meno impegnativo. Si parte da Bomerano, frazione di Agerola, a 650 metri di quota, e si arriva a Nocelle, frazione di Positano, a circa 400 metri. Il sentiero alto conduce in salita da Santa Maria del Castello (frazione di Vico Equense) a Bomerano. Concentrandoci sul “basso”, si tratta di un itinerario di difficoltà lieve, lungo 7,8 km (tempo stimato: 3 ore circa). Arrivati a Nocelle è possibile proseguire fino a Positano affrontando in discesa una scalinata di 1680 gradini fino alla località Arienzo ,e da lì percorrere l’ultimo chilometro e mezzo a piedi fino alla perla della costiera amalfitana. Si può fare ritorno a piedi lungo il medesimo itinerario o optare per un bus (o un traghetto) per raggiungere Amalfi, da dove parte la navetta per Bomerano.

Traversata del Conero, Marche

Il monte Conero, nelle Marche, offre numerosi sentieri. Uno tra i più belli è la Traversata del Conero. Un percorso tra boschi e mare di circa 11 km, a difficoltà media (tempo stimato di percorrenza: 4 ore). Il sentiero da seguire è il n. 301 (detto anche n.1 del Conero). Si parte da Poggio di Ancona con una salita nel bosco che conduce a Pian Grande, punto panoramico da cui ammirare la Baia di Portonovo. In semipiano si prosegue verso Pian di Raggetti, da dove, in condizioni di cielo terso, si possono ammirare gli Appennini, fino ai Sibillini, al Gran Sasso (a volte anche la Maiella). Si procede ancora in salita fino alla vetta del Conero, o meglio, ci si arriva vicino. I 572 metri della cima ricadono in zona militare, quindi off limits! E da qui inizia la discesa, a metà della quale si incontra il Passo del Lupo, un belvedere sulla spiaggia delle Due Sorelle. Si prosegue lungo il sentiero raggiungendo la Cava del Fosso San Lorenzo e quindi si arriva alla Fonte d’Olio, dove è possibile prendere un bus per tornare indietro.

Trekking dei 5 faraglioni, Sardegna

Lungo la costa sud-occidentale della Sardegna si sviluppa un itinerario a bastone di circa 11 km di media difficoltà (tempo stimato di percorrenza: 4 ore), che consente di ammirare 5 faraglioni. Un sentiero a mezza costa, caratterizzato da una terra rossa per la presenza di ferro e bauxite e immerso nella macchia mediterranea, che porta da Funtanamare (Gunnesa) a Masua, due località un tempo dedite alle attività minerarie. Si incontrano in successione il faraglione detto lo scoglio del Morto,  S’Alagusteri (in sardo “il pescatore di aragoste”),  S’Alagusteri primo e S’Alagusteri secondo. L’ultimo faraglione si può ammirare dalla spiaggia di Masua: è il celebre Pan di Zucchero, il più alto del Mediterraneo (133 m).

Trekking dei 5 faraglioni
Immagine | Wikimedia Commons/Raffaele pagani – Gentechevainmontagna.it
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