Prodotti Dop e Igp, adesso cambia tutto: se si dichiara il falso si rischia davvero grosso

Novità importante per i prodotto Dop e Igp. Cosa c’è da sapere e quali sono gli obiettivi per tutelare i prodotti di qualità.

La trasparenza per i consumatori è uno degli aspetti fondamentale. Proprio dal 13 maggio 2024 è invece entrato in vigore il nuovo regolamento su Indicazione geografica protetta (Igp) e Denominazione di origine protetta (Dop).

Parmigiano reggiano DOP: requisiti
Le forme del parmigiano reggiano DOP, cosa c’è da sapere su come ottenere questo riconoscimento – (Foto: Canva)- (Gentechevainmontagna.it)

L’obiettivo resta sempre quello di tutelare prodotti di qualità e non nascondere nulla a consumatrici e consumatori. Si tratta di un nuovo dettaglio che sorprende tutti.

Quali sono le novità

Una delle principali novità emerse dal regolamento, riguarda il divieto di registrare “menzioni tradizionali” o quelle che richiamino i nomi di cibi e bevande, che già possiedono la certificazione DOP e quella IGP. Ma cosa significa tutto questo? Semplicemente ci saranno maggiori controlli ancora più rigorosi rispetto al recente passato.

Pomodori IGP
I pomodori hanno una indicazione geografica protetta – (Foto: Canva)- (Gentechevainmontagna.it)

C’è da dire inoltre che il regolamento ribadisce l’obbligo di indicare nome del produttore sulla etichetta dei prodotti Dop e Igp. Questo vuol dire, trasparenza e anche tracciabilità per chi consuma i prodotti. Con la crescita del mercato online, inoltre, il regolamento include misure per proteggere i prodotti Igp, essendo consapevole dell’e-commerce del settore alimentare.

Si conferiscono nuovi poteri ai produttori, così da semplificare la registrazione delle indicazioni geografiche e assicurare la conformità normativa. L’Italia è infatti uno dei Paesi con il maggior numero di prodotti certificati: sono 892. Combattere i falsi è l’obiettivo, avendo ben presente come i prodotti Igp e Dop abbiano una domanda sul mercato di gran lunga superiore rispetto a quella dei prodotti senza alcuna certificazione.

Cosa dice il regolamento

Il regolamento prevede diversi aspetti, alcuni dei quali sono vere e proprie novità. Sicuramente maggiori misure per contrastare l’uso illecito delle indicazioni geografiche (anche in Rete). Emerge anche il divieto di registrazione dei prodotti che richiamano cibi e bevande Dop e Igp.

Ma le novità non finiscono qui perché bisogna rispettare il regolamento per la denominazione IG (indicazione geografica) che riguarda un ingrediente presente in un prodotto. Deve essere al contempo in quantità sufficiente e tale da conferire una caratteristica “essenziale”, ma non utilizzato con nessun altro ingrediente paragonato al marchio IG.

Si segnalano in ogni caso procedure di registrazione delle nuove IG più semplici con un termine massimo di sei mesi per la valutazione delle richieste. Le indicazioni geografiche e i nomi dei produttori devono entrambe apparire insieme sull’imballaggio.

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