Pensione di invalidità: arriva il doppio aumento con la sentenza della Corte Costituzionale

Una recente sentenza della Corte Costituzionale ha cambiato tutto: arriva un doppio aumento dell’assegno per la pensione di invalidità.

La pensione di invalidità è un sussidio che spetta alle persone invalide civili con un punteggio di disabilità di almeno il 74%. Tale assegno viene erogato perché l’invalidità ha prodotto una riduzione della capacità lavorativa e corrisponde a un importo di 333,33 euro al mese. Ci sono però atri requisiti da rispettare per ottenere la pensione, che riguardano anche il reddito annuale del beneficiario in difficoltà economica a causa della sua disabilità.

Aumenta la pensione di invalidità
Aumenta la pensione di invalidità: ecco per chi (gentechevainmontagna.it)

Una nuova sentenza della Corte di Cassazione ha imposto un aumento all’assegno, che spesso è insufficiente per garantire un dignitoso tenore di vita. L’incremento ed è stato introdotto dall’articolo 38 della legge numero 448 del 2001 per tutelare alcuni beneficiari e una recente sentenza, attraverso il decreto Agosto 2020, ha esteso questa maggiorazione ad altre categorie di persone che rientrano nella definizione di invalido civile.

Aumenta la pensione di invalidità: ecco di quanto e per chi

Prima la maggiorazione era rivolta soltanto ad alcuni pensionati, come invalidi civili totali al 100%, ciechi civili assoluti e sordomuti. Fino all’anno 2020 veniva erogata solo al compimento del 60esimo anno di età, ma la recente sentenza ha introdotto una novità che finalmente molti invalidi civili aspettavano da tempo. Ecco cosa ha deciso la Corte Costituzionale.

Aumenta la pensione di invalidità anche per chi ha meno di 60 anni
La sentenza che abbassa il limite di età per la maggiorazione della pensione di invalidità (gentechevainmontagna.it)

Innanzitutto il limite anagrafico è stato abbassato ai 18 anni di età. Ciò equivale a dire che i 18enni o maggiori che risultano invalidi civili totali, sordomuti o ciechi assoluti, hanno diritto a una maggiorazione della pensione di invalidità civile. Ma cosa succede a quelli che avevano i requisiti e prendevano un assegno minore? Qui entrano in gioco gli arretrati, che saranno erogati a questi beneficiari.

Tuttavia, bisogna dire che per avere gli arretrati alcuni dovranno fare domanda apposita, come nel caso dei titolari di pensione di inabilità, che dovranno presentare un’istanza all’INPS in via telematica, oppure tramite patronato, per fare la ricostituzione reddituale. Nella domanda INPS va indicata la dicitura: Richiedo il riconoscimento della maggiorazione con decorrenza dal 1° agosto 2020”. Gli altri possessori di assegno di invalidità civile ricevono l’incremento al milione in automatico e si tratta degli invalidi totali, ciechi e sordomuti.

Nell’anno 2024 l’incremento al milione può arrivare fino a 401,72 euro, che sommato alla pensione di 333,33 euro, può arrivare ad un importo totale di 735 euro mensile. Tuttavia ci sono dei limiti di reddito, che assoggettano il beneficiario alla maggiorazione piena o ridotta. La prima fascia di reddito è fino a 4.333,29 euro, la seconda è fino a 9.555,65 euro. Poi ci sono i redditi coniugali che non devono superare 11.280,62 euro per la maggiorazione piena e 16.502,98 euro per quella ridotta.

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