Come ottenere la leggere 104, un importante aiuto per chi è in difficoltà se le patologie da cui sono affetti rientrano nei requisiti.
Nella vita capita, purtroppo, di incontrare diverse difficoltà e tra queste potrebbero esserci anche delle malattie terribili e invalidanti; proprio per questo, il sistema di welfare sociale prevede una serie di aiuti per i cittadini che, a causa delle loro problematiche, si trovano in evidente difficoltà.
![Legge 104 patologie](https://www.gentechevainmontagna.it/wp-content/uploads/2024/04/handicap-gentechevainmontagna.it-16042014.jpg)
Numerosi aiuti di questo genere sono usufruibili grazie alla legge 104, ma per ottenerla l’iter (nel quale una Commissione, alla quale partecipa anche un medico dell’Inps, deve dare parere favorevole) è piuttosto lungo; non tutte le patologie sono infatti ritenute idonee affinché un singolo individuo possa beneficiare di determinati sussidi o esenzioni.
Quando, quindi, si rientra tra i possibili beneficiari della legge 104 e quali sono le patologie che permettono di averne diritto? Ecco tutti i dettagli a riguardo, ovviamente le regole sono piuttosto stringenti e i controlli molto rigidi.
Legge 104, a chi spetta e a chi no: gli accertamenti e le percentuali
Come riportato da sito laleggepertutti.it, a beneficiare della legge 104 sono i portatori di handicap gravi, ovvero (come si legge nella legge del 1992, articolo 3 comma 3) coloro che hanno una minorazione fisica, psichica o sensoriale, che comporta difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa.
![legge 104 accertamenti](https://www.gentechevainmontagna.it/wp-content/uploads/2024/04/sedia-a-rotelle-gentechevainmontagna.it-16042014.jpg)
Le patologie possono essere sia stabili che progressive, e ciò introduce un punto importantissimo riguardo alla legge 104: non esiste un elenco completo delle patologie che danno diritto alla legge 104, proprio perché va considerato ogni singolo caso specifico, con la cartella clinica e tutti gli accertamenti medici fatti dal cittadino.
Fondamentale quindi l’accertamento della patologia in sede di visita medica, con l’iter che stabilirà se effettivamente, ciò da cui è affetto il cittadino, rientra nelle malattie che, come menomazioni o disabilità, pregiudicano l’inserimento sociale, lavorativo e relazionale, del paziente.
L’accertamento di questa condizione avviene tramite una valutazione che tiene conto di numerosi fattori: oltre alla patologia specifica, anche la difficoltà di apprendimento, di relazione o di orientamento, il livello di integrazione sociale e lavorativa e la necessità di un’assistenza permanente per lo svolgimento di varie azioni nella vita quotidiana o in quella lavorativa.
Una volta concluso l’iter viene stabilita una percentuale di invalidità: sempre come riportato da laleggepertutti.it, quelle inferiori a 1/3 (salvo eccezioni specifiche) non danno diritto ad alcun beneficio, mentre con almeno 2/3 è prevista l’esenzione dal pagamento del ticket e dal 74% in poi il cittadino può beneficiare dell’assegno, a cui si aggiunge l’indennità di accompagnamento se l’invalidità riconosciuta è del 100%.