Pfas nell’acqua potabile di casa: a breve un test fai da te che ne permette l’identificazione

La presenza di Pfas nell’acqua sta creando non poca preoccupazione e adesso la soluzione potrebbe arrivare dal test fai da te.

Le sostanze PFAS sono molto preoccupanti, questi contaminanti infatti vengono definiti come “perenni” proprio per la capacità che hanno di resistere nonostante tutto, sia nell’organismo che nei prodotti che vanno a contaminare.

Pfas nell'acqua potabile di casa
Pfas nell’acqua potabile, arriva il test fai da te- (Gentechevainmontagna.it)

Riescono a penetrare agevolmente in qualunque sostanza e questo diventa un problema soprattutto per gli alimenti perché di fatto una volta che sono contaminati possono rappresentare un rischio. Arginare il problema non è facile dal momento che sono contaminate anche le falde acquifere e i terreni, quindi le piante e gli animali e pertanto l’uomo.

Pfas nell’acqua potabile: arriva il test per identificarli

Secondo l’ultimo studio svolto in Europa non solo viene confermata la presenza ma c’è un altro aspetto che preoccupa, come queste hanno incidenza sul sistema cardiovascolare umano e quindi come i lipidi del sangue possono essere danneggiati. Se le evidenze preoccupano gli specialisti, un team di Boston ha ideato un sistema che consentirebbe di rilevare facilmente, quindi anche a livello domestico, la presenza di PFAS nell’acqua potabile. Si tratterebbe di un semplice stick da utilizzare per una veloce verifica.

Pfas test fai da te
Danni da Pfas, quali sono le conseguenze- (Gentechevainmontagna.it)

In questo modo, ognuno in casa e quindi con l’acqua che consuma abitualmente, potrebbe sapere se è o meno a rischio. Per i ricercatori del German Center di Bonn in Germania ci sarebbe un collegamento tra i PFAS più comuni e l’effetto sul sangue. Le previsioni quindi non sono affatto positive, tanto che ci sarebbe un’alterazione dei parametri e un’influenza anche su colesterolo, HDL e LDL.

Già poche settimane fa un altro studio similare aveva lanciato l’allarme per la correlazione che questi hanno con la densità ossea, cosa che sin da giovani potrebbe portare molto problemi. Gli PFAS sono presenti nelle falde acquifere, questo ormai è un dato di fatto. L’unica possibilità dunque è capire come gestirli.

Al momento ci sono degli strumenti da laboratorio per questo l’obiettivo finale è renderli a portata di tutti affinché ognuno sia libero a livello domestico di capire cosa sta consumando e che risvolti può avere sulla sua salute. L’uso a lungo termine anche della semplice acqua può diventare un enorme problema di salute e quindi è giusto adottare tutte le tutele del caso.

Ovviamente è importante da subito prendere tutte le precauzioni del caso sia per il consumo di acqua e sia per quelli che sono gli alimenti maggiormente esposti al rischio e quindi potenzialmente pericolosi a lungo termine.

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