La settimana bianca costa sempre di più: i prezzi da capogiro

La consueta settimana bianca, un momento atteso dagli appassionati degli sport invernali, si sta trasformando in una spesa sempre più onerosa a causa dell’incremento dei costi legati alle vacanze sulla neve. Secondo il report di Assoutenti, l’associazione dei consumatori, si sta assistendo a un aumento generalizzato nei costi degli skipass, degli alloggi, dei ristoranti e di altri servizi connessi alle vacanze invernali.

Gli skipass, che già lo scorso anno avevano subito consistenti aumenti legati al caro-energia, continuano a registrare notevoli rincari. Ad esempio, i prezzi giornalieri degli skipass per il comprensorio Dolomiti Superski sono aumentati del +8,1% rispetto all’anno precedente, con incrementi che oscillano tra il +6,5% e il +7,8% per località come La Thuile, Courmayeur, Bormio e Livigno. Se confrontati con le tariffe del 2021, gli skipass hanno subito un aumento fino al +22,1%, come nel caso di Livigno.

Per quanto riguarda le strutture ricettive, i costi per un soggiorno di una settimana nelle rinomate località sciistiche sono cresciuti mediamente del +10% rispetto all’anno precedente. Prenotando attraverso siti specializzati, una camera doppia per sette notti dal 30 dicembre 2023 al 6 gennaio 2024 può variare da 1.711 a 15.750 euro a Courmayeur, da 1.726 a 11.899 euro a Livigno e raggiungere i 58.475 euro per uno chalet di lusso a Ortisei.

Complessivamente, la spesa media per una settimana sulla neve, comprendendo skipass, alloggi, ristoranti e servizi in loco (escludendo i trasporti), ha subito un aumento del +8% rispetto al 2022, attestandosi tra i 1.500 e i 1.750 euro procapite.

Il perché di questi aumenti esagerati

L’aumento significativo dei costi delle vacanze invernali, inclusi skipass, alloggi e altri servizi legati alle attività sulla neve, può essere attribuito a diversi fattori. Alcuni dei motivi principali includono:

Costi energetici: In alcune località sciistiche, i costi energetici possono rappresentare una quota significativa delle spese complessive. Variazioni nei prezzi dell’energia, specialmente durante l’inverno, possono influire sui costi di gestione degli impianti di risalita e delle strutture ricettive.

Manutenzione e investimenti: Gli operatori delle stazioni sciistiche devono affrontare spese considerevoli per la manutenzione degli impianti, la preparazione delle piste e gli investimenti in nuove infrastrutture. Questi costi vengono spesso ripartiti sui servizi offerti ai visitatori.

Inflazione e aumento dei costi generali: L’aumento dei costi dei materiali, della manodopera e di altri servizi può contribuire all’aumento generale dei prezzi nelle località turistiche, incluso il comparto sciistico.

Richiesta elevata durante la stagione invernale: La stagione invernale rappresenta un periodo di alta domanda per le località sciistiche. L’aumento della richiesta può portare a un incremento dei prezzi, soprattutto in destinazioni molto popolari.

Situazione economica globale: Eventuali turbolenze economiche globali possono influire sui costi delle vacanze invernali. Le fluttuazioni dei tassi di cambio, ad esempio, possono incidere sui costi delle forniture e sui servizi legati al turismo.

Pandemia da COVID-19: La pandemia ha introdotto ulteriori sfide e costi per le stazioni sciistiche, ad esempio con l’implementazione di misure sanitarie e di sicurezza. Queste spese aggiuntive potrebbero riflettersi nei prezzi dei servizi offerti.

Crescente domanda per servizi di qualità: Aumenti dei costi potrebbero essere giustificati da investimenti nelle infrastrutture e nei servizi per offrire un’esperienza di qualità superiore, rispondendo alle aspettative sempre più elevate dei visitatori.

Assoutenti denuncia che, nonostante il calo delle bollette energetiche e l’inflazione ridimensionata, i rincari nei servizi legati alla montagna persistono, rappresentando una problematica per il settore turistico e per milioni di cittadini che potrebbero vedersi costretti a rinunciare alle vacanze invernali o a ridurne la durata. Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, evidenzia che l’alibi del caro energia, invocato lo scorso anno, non ha più ragione di esistere, costituendo così un ostacolo per il turismo e per molti cittadini.

Le località italiane più care

Le località sciistiche italiane più costose sono influenzate da popolarità, il livello di esclusività, la disponibilità di infrastrutture e la qualità dei servizi offerti. Cortina d’Ampezzo, situata nel Veneto, è rinomata per la sua atmosfera di lusso, con una clientela internazionale, hotel di alta categoria e una vita notturna esclusiva. Courmayeur, in Valle d’Aosta, è famosa per le sue piste panoramiche sotto il Monte Bianco e l’atmosfera elegante. St. Moritz, sebbene sia in Svizzera, attrae spesso turisti italiani in cerca di lusso e glamour. L’Alta Badia, parte del comprensorio sciistico Dolomiti Superski in Alto Adige, offre piste ben curate e cucina di alta qualità nei rifugi di montagna.

settimana bianca
Immagine | pexels @danielshipilov – gentechevainmontagna.it

Livigno, in Lombardia, ha diverse opzioni di alloggio, ma alcune aree sono associate a hotel di lusso e vita notturna esclusiva. Verbier, in Svizzera, è un’altra destinazione alpina di fascia alta, spesso frequentata da turisti italiani. Sestriere, parte del comprensorio della Via Lattea nel Piemonte, ha ospitato i Giochi Olimpici Invernali del 2006 ed è nota per le sue ampie piste e moderne strutture.

Strategie di risparmio

Per affrontare i crescenti costi delle vacanze invernali e risparmiare durante una settimana bianca, è possibile adottare alcune strategie o seguire alcuni consigli:

Pianificare in anticipo: Pianificare la settimana bianca con largo anticipo permette di beneficiare di tariffe più convenienti per alloggi e skipass. Le offerte early booking o last minute possono rappresentare un risparmio significativo.

Confrontare prezzi: Utilizzare siti di comparazione per confrontare i prezzi degli alloggi, degli skipass e degli altri servizi può aiutare a individuare le offerte più convenienti.

Flessibilità nelle date: Essere flessibili nelle date del viaggio può consentire di approfittare di tariffe più basse. Evitare i periodi di alta stagione o festività può comportare un risparmio notevole.

Opzioni di alloggio alternative: Considerare opzioni di alloggio alternative, come affittare un appartamento o una casa vacanze anziché prenotare una stanza in hotel. Questo può essere più conveniente, specialmente per gruppi di viaggiatori.

Self-catering: Optare per alloggi con angolo cottura per preparare i pasti in autonomia, riducendo così le spese legate ai ristoranti.

Sconti per famiglie o gruppi: Verificare se sono disponibili sconti per famiglie o gruppi presso le strutture ricettive o sugli skipass. Alcuni comprensori offrono tariffe agevolate per chi viaggia in gruppo o con bambini.

Esplorare destinazioni meno conosciute: Optare per destinazioni meno turistiche può essere più economico. Alcune località meno famose possono offrire comunque ottime opportunità sciistiche a costi inferiori.

Valutare l’acquisto anticipato degli skipass: In alcuni casi, l’acquisto anticipato degli skipass può comportare sconti rispetto all’acquisto in loco.

Esaminare le offerte all-inclusive: Talvolta, le offerte all-inclusive possono essere convenienti, includendo skipass, noleggio attrezzatura e pasti.

Programmi fedeltà e sconti online: Verificare se ci sono programmi fedeltà o sconti online per gli skipass o per altri servizi turistici.

Trasporti condivisi: Se possibile, organizzare trasporti condivisi con altri viaggiatori per ridurre i costi di trasporto.

Adottare una combinazione di queste strategie può contribuire a rendere più accessibili le vacanze invernali e a limitare l’impatto dei crescenti costi legati alle attività sulla neve.

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