Cinghiali selvatici in Italia, come evitarli? Ecco qualche consiglio

Oggi vogliamo parlarvi di alcuni incontri che potrebbe capitarvi di fare durante una camminata in un bosco o durante del trekking in montagna.

Incontri ravvicinati del terzo tipo? Assolutamente, no. È possibile però che sul vostro percorso vi imbattiate in qualche cinghiale selvatico.

Gli esemplari di questo animale sono, infatti, aumentati nel corso degli ultimi anni in Italia, rendendo i cinghiali alcuni degli animali più temuti dagli escursionisti.

Una paura motivata oppure no? Cerchiamo di capire come comportarsi in caso di incontro.

Cinghiali selvatici, animali da temere?

Capita sempre più spesso di osservare video o foto che ritraggono dei cinghiali a spasso per le strade di Roma o di altre città italiane, in cui questo animale si spinge spesso alla ricerca di cibo, soprattutto nei pressi dei cassonetti dell’immondizia.

Due cinghiali in un prato
Immagine | Unsplash @DušanVeverkolog – Gentechevainmontagna.it

Si tratta di immagini alle quali, ormai, ci si è praticamente abituati e che finiscono spesso col non fare più notizia.

La popolazione dei cinghiali è cresciuta considerevolmente negli ultimi anni in Italia e ciò significa che è diventato più facile per l’uomo imbattersi in tali mammiferi, sia nelle aree urbane che in luoghi naturali.

Può capitare, per esempio, di incontrare dei cinghiali selvatici durante una passeggiata in un bosco o mentre si è impegnati a fare del trekking in montagna.

Nel Belpaese attualmente si stima ci sia circa 1 milione di esemplari, un numero da non sottovalutare e che potrebbe continuare a crescere nel prossimo futuro.

Per questo, è importante sapere come comportarsi nel caso in cui ci si trovi improvvisamente difronte a un cinghiale, soprattutto in un ambiente montano, dove potrebbe essere più difficile trovare rapidamente un riparo o focalizzare l’attenzione dell’animale altrove.

Va detto che è più raro trovare dei cinghiali in alta montagna, mentre è sicuramente più facile incontrarli nei boschi a valle o a bassa quota, soprattutto in quelli formati da piante quali querce e faggi.

I cinghiali, infatti, sono degli animali onnivori che prediligono cibarsi delle ghiande.

È giusto, però, sottolineare come diversi branchi di cinghiali siano stati avvistati più volte anche intorno ai 2.000 metri di quota o addirittura oltre (c’è chi, per esempio, ha trovato questi animali a 3.000 metri, nel Parco dello Stelvio, ndr).

Per ridurre al minimo le possibilità di incontrare dei cinghiali sul proprio cammino, si consiglia dunque di scegliere di compiere la propria escursione in quei luoghi in cui l’habitat è meno favorevole alla sopravvivenza di tale animale o dove si sono registrati pochissimi avvistamenti.

Ciò potrebbe però anche non bastare, dal momento che i cinghiali sono degli animali in grado di adattarsi facilmente a diverse tipologie di ambiente e clima.

Nel caso in cui l’incontro con tali mammiferi fosse impossibile da evitare, il primo aspetto da tenere a mente è che sono gli stessi cinghiali a temere gli esseri umani.

Così come accade per la maggior parte delle specie selvatiche, anche i cinghiali si spaventano alla presenza dell’uomo e iniziano ad assumere un atteggiamento difensivo, di protezione.

Per questo, tendenzialmente la loro prima azione sarà quella di cercare di fuggire il più lontano possibile da quello che percepiscono come un pericolo.

Un consiglio utile per cercare di evitare di imbattersi in qualche cinghiale selvatico è, quindi, quello di fare rumore durante la propria escursione.

Ciò non significa gridare in continuazione, suonare uno strumento o mettere della musica a massimo volume, bensì solamente segnalare il proprio passaggio con passi fermi e rumorosi o, ancora meglio, picchiettando con un bastone la corteccia degli alberi o i massi che si incontrano sul proprio cammino.

Una volta avvertito il rumore, i cinghiali tenderanno ad allontanarsi.

Anche nel caso in cui si avvistino dei segni lasciati da questi animali o si odano i suoni da loro emessi e, quindi, ci si renda conto di essere vicini a qualche esemplare, non bisogna lasciarsi prendere assolutamente dal panico, bensì restare lucidi e iniziare a fare rumore.

Qualora ciò non dovesse bastare e ci si dovesse trovare a pochi metri da un cinghiale, la regola d’oro è quella di non tentare una fuga frettolosa.

Così come capita in presenza degli orsi, anche davanti a un cinghiale mettersi a correre è un’azione davvero sconsigliata.

Innanzitutto, produrre dei movimenti rapidi difronte a un animale selvatico può indurlo a credere di essere attaccato e quindi spingerlo a compiere lui stesso un attacco in propria difesa.

In secondo luogo, è bene ricordare che i cinghiali sono estremamente più veloci degli uomini, motivo per cui pensare di poterli battere in una corsa è estremamente errato e improbabile.

Cosa fare difronte a un cinghiale?

Appurato che scappare a gambe levate non sia la scelta giusta, vediamo ora cosa bisogna fare per cercare di calmare il più possibile un cinghiale e indurlo ad allontanarsi da noi.

La prima azione da compiere è quella di fermarsi, non agitarsi assolutamente e iniziare ad allontanarsi con movimenti molto lenti, tenendo sempre l’animale all’interno del proprio campo visivo.

Cinghiale in un bosco
Immagine | Unsplash @DannyKroon – Gentechevainmontagna.it

Questa semplice azione potrebbe già bastare per spingere i cinghiali a considerare innocua la vostra presenza e, quindi, a disinteressarsi a voi e andarsene pacificamente.

Estremamente importante, poi, è osservare con attenzione ciò che accade intorno a voi.

Una regola che andrebbe sempre rispettata quando ci si sposta in montagna.

Restando vigili, osservando l’ambiente e ascoltando i suoni, potrebbe essere più facile capire se nelle vicinanze ci sia un solo cinghiale, un branco o una mamma con i propri cuccioli.

Quest’ultima è di sicuro la casistica a cui prestare maggiore attenzione, in quanto quella di maggior pericolo.

Una mamma tenderà sempre a difendere i propri piccoli, condizione che aumenta le possibilità di attacco da parte dell’animale.

Osservare ciò che ci circonda darà, inoltre, la possibilità di verificare se siano presenti eventuali vie di fuga per noi o per l’animale.

Nel caso in cui i cinghiali non dovessero allontanarsi in alcun modo, un altro consiglio è quello di aspettare pazientemente e lasciare che siano loro i primi a dirigersi su un nuovo tracciato.

Altro consiglio è quello di arrampicarsi su una pianta oltre il metro d’altezza nel caso in cui si venisse caricati da un cinghiale, riuscendo così a frapporre una distanza verticale difficilmente colmabile per l’animale.

È giusto ricordare, però, come sia raro registrare un attacco da parte di un cinghiale all’uomo.

Ad aumentare i rischi potrebbe essere la presenza di un cane, il quale potrebbe infastidire ulteriormente il cinghiale.

In questo caso, il consiglio è quello di tenere il vostro amico a quattro zampe al guinzaglio e di educarlo a stare calmo e non a ringhiare contro un animale selvatico. Il prossimo passo è quello di indietreggiare lentamente insieme, come spiegato in precedenza.

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