Il costo della benzina ha raggiunto livelli elevatissimi e sembra continuare a salire ed è giusto capire i motivi.
I motivi dietro questo continuo aumento che sembra inghiottire tutti i guidatori e creare problemi non di poco conto non sembra trovare un punto di stop ma continua vertiginosamente ad avanzare, rendendo di fatto impossibile per molti sfruttare l’auto come prima.
![Benzina a livelli altissimi i motivi](https://www.gentechevainmontagna.it/wp-content/uploads/2024/04/pompa-benzina-11042024-gentechevainmontagna.it.jpg)
Oltre tutti i costi di una vettura infatti è chiaro che ora un onere importante è dato proprio dal prezzo della benzina che influisce moltissimo soprattutto per chi è costretto a utilizzare l’auto ogni giorno per il lavoro e per la vita quotidiana e quindi deve fare rifornimento molto spesso.
Benzina a livelli altissimi, motivi dell’aumento di prezzo
Molti si chiedono come mai vi sia questo impatto così importante in Italia rispetto anche ad altri Paesi in Europa sul costo e per quale motivo sia andato oltre i 2 euro al litro. Il picco massimo si era in precedenza attestato su 1.9 euro al litro, livello che già rendeva molto onerosa la spesa per l’acquisto del carburante.
![benzina motivi del continuo aumento di prezzo](https://www.gentechevainmontagna.it/wp-content/uploads/2024/04/euro-calcolatrice-11042024-gentechevainmontagna.it.jpg)
Le associazioni di consumatori in realtà hanno fatto presente che la soglia dei 2.5 euro è stata superata sull’A1 tra Milano e Napoli il giorno 5 aprile, anche sulla Torino-Piacenza il giorno seguente, si parla di cifre veramente notevoli, il picco è corrisposto ad euro 2.539. Dopo l’aumento importante dei prezzi della benzina c’era stata una decrescita e quindi si stava tornando a livelli normali.
“Esiste già una disposizione che in relazione a modifiche dei prezzi fa scattare un adeguamento, se si verificano le circostanze previste partirà. È evidente a tutti che il prezzo della benzina non dipende dalle decisioni del governo“, ha spiegato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Tutti si chiedono a questo punto perché ci siano effettivamente gli aumenti di prezzo, tutto dipende sicuramente dalle materie prime poiché il greggio ha superato i 90 dollari a barile e quindi ha subito un aumento del 20% rispetto ad inizio dicembre. La questione è delicata perché pare che i rialzi non siano finiti qui, gli automobilisti potrebbero dover affrontare un altro aumento del 7% sulla benzina e del 5% sul diesel.
In questo senso incide anche la questione politica globale, le guerre tra Russia e Ucraina e la situazione in Medio Oriente non aiutano affatto. Il mercato internazionale ne sta risentendo pesantemente e ovviamente con la domanda che cresce andrà sempre peggio. A dare un ulteriore colpo è stato il traffico attraverso il Mar Rosso che ha un impatto di 2 dollari al barile. Senza contare poi che in Italia il carico fiscale è elevatissimo, secondo i dati infatti l’Iva e le accise pesano per il 57% sul prezzo della benzina e per il 52% sul costo del diesel.