Il percorso prende avvio da un piccolo parcheggio panoramico situato poco dopo il km 12 della statale, proprio accanto a una vecchia baita ristrutturata che funge anche da punto ristoro. Da lì il sentiero (CAI 15, classificato EE) si stacca deciso e, senza troppi preamboli, entra subito in una fresca faggeta.
La prima parte della salita è dolce e ombreggiata, ideale per scaldare le gambe. Superati un paio di tornanti, il bosco si dirada e lascia spazio a un panorama che inizia a farsi ampio e spettacolare: alle nostre spalle le vallate verdi, davanti a noi la sagoma imponente della cima.
Il tratto centrale richiede un po’ più di attenzione: la traccia si inerpica su una dorsale rocciosa, ripida ma ben segnata, con alcuni passaggi che regalano emozioni e scorci mozzafiato. Dopo circa tre ore di cammino si raggiunge un pianoro erboso, perfetto per una breve sosta e per ammirare i primi scorci sull’alta quota.
Gli ultimi minuti sono i più gratificanti: una breve salita, circa dieci minuti di cammino, conduce finalmente in vetta. Da lassù lo sguardo spazia a 360 gradi, dalle cime circostanti fino alle lontane catene montuose. Una pausa meritata, il tempo di un panino e di respirare a pieni polmoni l’aria limpida di montagna, prima di intraprendere la discesa sullo stesso percorso dell’andata.