Cosa c’è di meglio durante l’inverno che recarsi in montagna, indossare delle ciaspole ai piedi e iniziare a galleggiare sopra la neve? Ciaspolare è una delle attività più divertenti, ma va sempre fatta in sicurezza. Ecco i consigli dell’esperto, utili da seguire
Chi ama la montagna lo sa bene, camminare sulla neve con delle ciaspole è una delle esperienze più affascinanti che si possa fare in quota durante la stagione invernale.
Sembra quasi di galleggiare, mentre ci si lascia ammaliare dagli splendidi paesaggi che solo i monti innevati sanno regalare.
Intrattenersi con una ciaspolata può nascondere però, talvolta, anche delle insidie, motivo per cui è sempre meglio ascoltare il parere di un esperto e imparare a muoversi in sicurezza.
Ciaspolare in sicurezza: 7 regole da rispettare sempre
Quando si decide di praticare qualche escursione in montagna con le ciaspole ai piedi, è bene farlo sempre in sicurezza, così da evitare di mettere se stessi e gli altri in potenziali condizioni di pericolo.
Ogni attività sulla neve nasconde infatti delle insidie e ciò vale anche per le ciaspolate, attività che prevede attenzione e conoscenza.
Decisamente utile può essere, allora, fissarsi in mente 7 regole, le quali dovrebbero sempre essere rispettate.
- Scegliere itinerari in funzione delle proprie capacità tecniche e fisiche.
- Usare abbigliamento ed equipaggiamento adatti all’escursione selezionata.
- Uscire a ciaspolare in compagnia, mai da soli.
- Informarsi con anticipo sulle previsioni meteo.
- Tornare indietro se il sentiero o le condizioni atmosferiche si fanno pericolosi.
- Riportare a valle i rifiuti.
- Portare con sé Arva, pala e sonda.
Seguire questi sette consigli è già un primo passo per iniziare a muoversi sulle ciaspole in condizioni di maggiore sicurezza.
L’obiettivo finale deve essere quello di divertirsi, senza però mai mettere in pericolo la propria incolumità o quella altrui.
In montagna non si scherza, anche quando si tratta di una semplice gita sulla neve.
I consigli dell’esperto
Che siate dei veri assi delle ciaspole o dei principianti, ascoltare il parere di un esperto è un’occasione da non lasciarsi mai sfuggire.
Per questo, può essere molto utile e interessante riprendere le parole pronunciate da Andrea Piccoliori, durante un’intervista per Trekking.it.
Piccoliori è il Presidente del gruppo Guide Alpine Cortina e può essere considerato, a diritto, un vero e proprio esperto della montagna.
Le sue parole meritano quindi grande attenzione, soprattutto se si vuole imparare a ciaspolare nella maniera corretta.
“Innanzitutto, consiglierei di partire sempre da percorsi facili, che non presentino eccessive pendenze. Poi, se una persona ha le possibilità, è sempre bene che si affidi alle guide. Anche se è pur vero che la pratica delle ciaspole non è nulla di eccessivamente complesso o tecnico, è altrettanto vero che il difficile nasce dalla scelta dell’itinerario. Scegliere una zona piuttosto che un’altra può cambiare molto in questo senso”.
Uno dei primi consigli di Piccoliori è quello di lasciarsi accompagnare da delle guide esperte durante le prime ciaspolate, così da evitare di mettersi in condizioni di pericolo e vedere in maniera pratica come muoversi sulle ciaspole nel modo giusto.
“Noi, in quanto guide, non possiamo obbligare le persone a coinvolgerci. Ci sono alpinisti provetti, per esempio, che non necessitano del nostro aiuto. Tuttavia, è sempre importante la conoscenza del proprio livello di partenza. Tutto parte da questo presupposto. La decisione spetta sempre al singolo anche se è sempre bene non sopravvalutarsi mai. Magari, per chi è agli inizi, è consigliato fare una prima uscita accompagnati. Le guide possono offrire dei suggerimenti utili per affrontare i percorsi successivi e per valutare il livello di partenza della persona interessata”.
Fondamentale è poi la scelta della strumentazione, la quale non deve per forza essere troppo tecnica, ma nemmeno eccessivamente economica.
L’importante è optare per delle ciaspole sicure, comode e adatte per il percorso che si andrà ad affrontare.
“Tendenzialmente, più si spende, più si ha in termini di qualità. Le ciaspole più economiche si aggirano attorno ai 70 euro, ma valgono poco in termini di durata ed efficienza. Per fare un esempio, quando nevica abbastanza, si crea spesso uno zoccolo di ghiaccio che con delle ciaspole economiche è molto difficile da togliere. Al contrario, una ciaspola di qualità, ovviamente, offre molto, ma si parla di attrezzature dai 100 euro in su, generalmente. In linea di massima, bisogna sempre fare un calcolo in base all’utilizzo che se ne fa”.
Quando si parla di montagna, non si può poi non affrontate il tema della sicurezza. Uno dei consigli di Piccoliori va proprio in questo senso.
“Le regole di sicurezza in montagna, a grandi linee, sono sempre le stesse. Bisogna sempre guardare i bollettini del meteo e delle valanghe e, possibilmente, evitare le app di ultima generazione che forniscono un singolo simbolo per tutto l’arco della giornata. Al di là dei simboli, infatti, che spesso raffigurano un sole oppure una nuvola, è necessario fare qualcosa in più e quindi leggere, magari, dei bollettini locali. In aggiunta, non bisogna mai dimenticare un altro aspetto importante come l’attrezzatura giusta”.
Prima di mettersi in marcia è, quindi, molto importante documentarsi nella maniera corretta.
Solo così si potrà trasformare la propria ciaspolata in una vera avventura, divertente e indimenticabile.
“Se fatta in sicurezza, una ciaspolata può diventare anche un’avventura alpinistica. Se il meteo lo consente, così come altre condizioni preliminari, si può certamente fare. È logico, poi, che, quando si decide di affrontare avventure di questo tipo, bisogna sempre munirsi di un’Arva pala e sonda. Più in generale, questo strumento deve essere sempre a portata di mano anche per rispettare gli obblighi imposti dalle leggi vigenti. In caso di incidente, infatti, un giudice andrebbe a controllare tutti i dettagli del caso, compreso il possesso di una pala sonda”.
Ritorna quindi l’importanza di avere sempre con sé la giusta strumentazione, la quale può risultare fondamentale, soprattutto in casi di emergenza.
Anche seguendo alla lettera tutte le regole e i consigli, purtroppo, può sempre capitare di imbattersi in uno sgradevole incidente.
“In caso di emergenza, il consiglio è sempre quello di chiamare il 112, che sta diventando il numero unico a livello nazionale in caso di pericolo. Tuttavia, in certe regioni come la mia, ovvero il Veneto, il 118 rimane il numero da chiamare in queste casistiche. Noi, in quanto guide, dobbiamo sempre attendere le risposte che forniscono le persone in pericolo. Molte volte chiamano, ma non sanno dare una risposta precisa circa il punto in cui si trovano e rimane sempre molto complesso rintracciarle. Per questo, è sempre molto importante pianificare al meglio le uscite ed essere a conoscenza del punto esatto in cui si è situati così come delle coordinate che, oggi, i nostri telefoni possono offrirci in modo molto preciso. Avendo le coordinate prima di partire, infatti, si accorciano di molto i tempi di soccorso”.