Trekking a cavallo: una guida completa per organizzarlo

Il trekking a cavallo, o tour equestre, è una forma di turismo dove i viaggiatori esplorano suggestive zone panoramiche cavalcando. Di solito questo tipo di escursioni sono della durata di poche ore, ma questo tipo di vacanza può anche estendersi per più giorni.

In sella ad un cavallo si potranno così raggiungere tranquillamente luoghi panoramici altrimenti difficilmente accessibili a piedi o con mezzi motorizzati. Ovviamente è possibile fare queste esperienze in autonomia utilizzando il proprio cavallo. Ma è consigliato, almeno all’inizio, avvalersi di una guida esperta, preferendo il noleggio di un cavallo che abbia già effettuato quei percorsi.

Trekking a cavallo: goditi la libertà di esplorare in sella

Il trekking a cavallo è possibile farlo in tutto il mondo, dal Sud America all’Asia, e non solo in Europa. Pensate ad esempio a come sarebbe fare trekking a cavallo in Africa, con corse di bestiame, gite sulla spiaggia e avventure in nature selvagge e mozzafiato.

tipica cavalcata a cavallo nel bosco
Foto | simonkr @Canva – gentechevainmontagna.it

Le escursioni a cavallo si adattano come sempre a ogni livello di esperienza e abilità. I percorsi su terreni più impegnativi, come montagne imponenti e boschi incontaminati, richiedono un tour diluito su più giorni. Per i principianti è sempre consigliato iniziare con percorsi meno impegnativi e della durata di poche ore.

La tua sicurezza e il benessere dei cavalli sono la massima priorità. Per garantire un’equitazione confortevole e sicura, alcuni tour hanno imposto anche limiti di peso.

I costi dei tour di trekking a cavallo offerti da aziende specializzate possono variare notevolmente, dipendendo infatti da diversi fattori. Tra questi bisogna considerare la location del trekking, le dimensioni del gruppo, la durata del viaggio e i servizi inclusi, come ad esempio i pasti.

I tour che hanno una durata di alcuni giorni possono comportare un costo di diverse centinaia di euro, mentre i tour che durano una settimana possono arrivare a costare migliaia di euro. I tour più lunghi solitamente richiedono di portare un bagaglio limitato a cavallo, il pernottamento all’aperto o in una tenda e la preparazione dei pasti in natura. Tuttavia, esistono anche tour progressivi che permettono agli escursionisti di viaggiare durante il giorno e di soggiornare in alloggi o rifugi durante la notte, evitando il campeggio.

Prima di intraprendere un percorso di trekking a cavallo della durata di più giorni è bene che le persone abbiano una buona conoscenza delle tecniche base di equitazione. Sarebbe quindi meglio prepari allenandosi regolarmente su un cavallo, per aumentare la propria resistenza prima di affrontare l’avventura vera e propria. Inoltre, i tour a cavallo più lunghi richiedono un notevole livello di forma fisica e resistenza. Per questo molte aziende specializzate offrono lezioni di equitazione e programmi di addestramento per coloro che desiderano prepararsi ad un tour più avanzato.

Trekking a cavallo: come organizzare un’esperienza indimenticabile

Un tour di trekking a cavallo della durata di più giorni prevedere una pianificazione molto precisa. Bisogna considerare attentamente le esigenze di tutti i partecipanti e dei cavalli. È quindi consigliabile affidarsi a un tour organizzato da guide esperte, per riuscire a godersi appieno l’esperienza. Dal Molise alla Basilicata, dalla Sardegna al Trentino, dal Veneto al Piemonte fino alla Val D’Aosta.

La lunghezza totale dell’itinerario deve essere calcolata in base ai giorni disponibili. Teniamo presente che la velocità media di un cavallo al passo è di circa 6 km/ora e che, considerando una durata massima di 6 ore di cavalcare al giorno per un cavaliere mediamente allenato, possiamo coprire al massimo 30 o 40 km al giorno. Prevedere eventuali imprevisti o ostacoli lungo il percorso e lasciare un margine di tempo di almeno 2 ore prima del tramonto, consente di avere il tempo necessario per godersi appieno l’escursione. Bisogna quindi sempre avere percorsi alternativi pronti nel caso si verifichino complicazioni come ad esempio la caduta di alberi sul percorso o temporali imprevisti.

La lunghezza dell’itinerario dipende anche dal dislivello e dalla percorribilità dei sentieri. I chilometri percorribili al giorno diminuiranno all’aumentare del dislivello da affrontare e la presenza di strade accidentate rallenterà la nostra marcia. Sarebbe sempre meglio evitare strade asfaltate, per motivi di sicurezza.. È sempre meglio verificare anche che i percorsi scelti siano di proprietà pubblica. Nel caso che non lo siano è sempre meglio chiedere il permesso ai proprietari privati. È fondamentale esplorare in anticipo l’itinerario a piedi per valutare se le strade scelte sono adatte al passaggio dei cavalli: i sentieri devono essere sufficientemente larghi per consentire il passaggio di una persona a braccia aperte e non devono essere troppo pendenti o scivolosi (da evitare lastre di pietra, precipizi, scalini e aree fangose o paludose in cui il cavallo potrebbe sprofondare).

È fondamentale prevedere con la pianificazione anche i punti di abbeveraggio per i cavalli. Soprattutto durante il periodo estivo è sempre meglio far abbeverare i cavalli più volte al giorno per evitare che possano perdere troppi liquidi durante il percorso.

È necessario quindi pianificare il percorso prevedendo di attraversare torrenti o paesi con fontane o abbeveratoi disponibili, evitando i corsi d’acqua che attraversano i centri abitati che potrebbero essere inquinati. Se non si trovano fonti d’acqua lungo il percorso, è consigliabile fare numerose soste per permettere ai cavalli di pascolare erba fresca per reidratarsi. È essenziale che l’acqua sia presente nei punti di sosta e nelle tappe.

Le soste sono importanti lungo il percorso per permettere ai cavalli e ai cavalieri di riposare. Un punto di sosta dovrebbe avere alberi o staccionate stabili dove legare in sicurezza i cavalli. Selezionare delle tappe è fondamentale. Bisogna tener conto della presenza presenza lungo il percorso di un rifugio adeguato per i cavalli e soluzioni alternative per legarli a staccionate o alberi.

Un altro aspetto fondamentale è quello dell’appoggio logistico, ovvero di un mezzo di trasporto adatto per portare il cibo per noi e per i nostri cavalli, così come eventuali attrezzature troppo pesanti o difficili da trasportare autonomamente, come tende e vettovaglie. È anche importante avere le idee chiare in caso succeda qualcosa ai cavalli. Il contatto di un veterinario, un maniscalco e un mezzo di trasporto per i cavalli pronti ad intervenire sono basilari.

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