Chi ha iniziato da poco a dedicarsi ad attività come l’alpinismo e l’arrampicata potrebbe essere troppo entusiasta per prestare la giusta attenzione a un rischio concreto: quello degli infortuni. Il più comune tra i climbers è senz’altro la lesione delle pulegge della mano, ma ce ne sono anche altri da non sottovalutare, come l’infiammazione dei tendini. Esistono alcuni accorgimenti che si possono prendere per ridurre la probabilità che si verifichi uno di questi eventi spiacevoli. Scopriamoli assieme.
Prima di dedicarsi all’alpinismo e all’arrampicata (ma anche a qualsiasi altra attività sportiva) è opportuno dedicare la giusta quantità di tempo al riscaldamento. Può essere una buona idea partire con qualche esercizio generico, come una breve corsa o dei salti sul posto, e poi passare a uno stretching mirato per le parti del corpo messe più sotto stress durante l’allenamento vero e proprio, come le spalle, le dita, il collo e i gomiti. Inoltre, è opportuno fare un po’ di attività fisica leggera anche nei giorni in cui non si va in montagna o in palestra. Lo yoga, per esempio, aiuta a restare in forma senza sottoporre il corpo a degli stress eccessivi. Altrimenti anche delle sessioni scrupolose di stretching vanno benissimo per non arrugginirsi troppo tra un’arrampicata e l’altra.
Per quanto l’allenamento sia importante, soprattutto in vista di eventuali competizioni, bisogna sempre evitare di esagerare e concedere al proprio corpo il giusto riposo, in particolare dopo le sessioni più intense. Può essere una buona idea seguire un percorso di preparazione nel quale gli sforzi più intensi si concentrano dal periodo primaverile in poi e trascorrere buona parte dell’inverno a preparare il corpo a certe strapazzate, rafforzando il retto dell’addome e tutti gli altri gruppi muscolari.
Talvolta gli infortuni non dipendono dal poco tempo dedicato al riscaldamento o al riposo, bensì alla reiterazione di movimenti sbagliati nel corso dell’allenamento. Se si sente dolore la prima volta in cui si compie un certo spostamento del corpo, è necessario fermarsi e rivalutare un attimo quel che si sta facendo. Tornare alle basi, magari rivedendo con calma la corretta esecuzione dei movimenti essenziali può essere utile per essere sicuri di star agendo nel modo corretto e minimizzare il rischio di fastidiosi infortuni.
Ripetere sempre gli stessi movimenti durante le arrampicate può essere pericoloso, perché alla lunga possono verificarsi dei disequilibri a livello muscolare e dei sovraccarichi dei tendini e dei legamenti. Per non incorrere in questo problema può essere utile variare il proprio stile di arrampicata e mettersi alla priva lungo percorsi di volta in volta diversi. Così facendo sarà più semplice tenere attiva tutta la muscolatura e minimizzare il rischio di infortunio.
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