Tanti click per il bonus psicologo, ma quali sono i documenti necessari da allegare? Cosa sapere per non perdere l’agevolazione

Se vuoi fare richiesta del bonus psicologo devi avere questi documenti: ecco come evitare di perdere questa agevolazione utilissima.

In questi ultimi anni da parte del governo sono stati messi a disposizione tantissimi bonus così da consentire alle persone in maggiori difficoltà economiche di potersi permettere alcuni servizi, ai quali altrimenti dovrebbero rinunciare. Uno tra i tanti bonus dei quali si può usufruire è proprio il gettonatissimo bonus psicologo. Stiamo parlando di un aiuto davvero importante per incentivare le persone a prendersi cura della propria salute mentale.

Bonus psicologo documenti
Bonus psicologo: ecco quali documenti presentare – Gentechevainmontagna.it

La salute mentale infatti è un aspetto fondamentale da tenere in considerazione. Tutti attraversano dei momenti di negatività e di sconforto, con delle difficoltà che possono essere più o meno rilevanti all’interno della propria vita e che possono influenzare il proprio percorso. Proprio per questo motivo, vi è la necessità di seguire un percorso per poter tornare a stare meglio. Visto che in genere le sedute da uno psicologo sono parecchio costose, il bonus psicologo arriva proprio in aiuto di tutte quelle persone che allora non potrebbero prendersi cura della propria salute mentale. Ma come funziona? Scopriamolo insieme.

Bonus psicologo: tutto quello che c’è da sapere

Il bonus psicologo è quindi un contributo di massimo 1500 euro per coprire le spese per le sessioni di psicoterapia da svolgere presso specialisti privati che sono iscritti all’albo degli psicologi e aderenti all’iniziativa. Innanzitutto bisogna sapere che questo bonus è riservato a chi abbia un ISEE inferiore a 50.000 euro e che soffre di depressione, ansia, stress o che abbia altre fragilità.

Bonus psicologo tutto quello che c'è da sapere
Bonus psicologo, per richiederlo bisogna rispettare alcuni requisiti – Gentechevainmontagna.it

Il bonus può essere richiesto a partire dal 18 marzo fino al 31 maggio del 2024. Per ottenere questa agevolazione bisogna fare domanda a livello telematico da inviare sul sito web dell’INPS tramite una sezione appositamente creata. Il servizio si chiama “contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia” e si può raggiungere direttamente dal portale web dell’INPS. Si può accedere tramite Spid oppure con carta di identità elettronica o tramite la carta nazionale dei servizi. Altrimenti si potrà chiamare il contact center integrato Inps.

Per trovare la pagina dedicata al bonus bisognerà seguire questo percorsoSostegni, Sussidi e Indennità” > “Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità” e poi cliccare sulla voce “Vedi tutti” nella sezione “Strumenti” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” > “Utilizza lo strumento”. E dopodiché si potrà caricare la propria domanda e attendere un riscontro per sapere quando si potrà utilizzare questo bonus. Inoltre, bisogna sapere che l’importo che si riceverà varia in base al reddito. Di conseguenza, chi ha un reddito più basso riceverà un importo più alto.

Ma quali sono i documenti necessari da allegare per non perdere l’agevolazione? Innanzitutto, il richiedente deve fornire le dichiarazioni sostitutive di autocertificazione necessarie, in base al modello presente sulla piattaforma, tramite il quale si attestano e comunicano i vari requisiti. Ma non solo. L’INPS, infatti, rende disponibili i dati necessari per la verifica della sussistenza dei requisiti e informa il richiedente sulla presenza o meno di una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) valida in fase di presentazione della domanda.

Se non vi è una DSU valida, il richiedente dovrà poi inserirla o si procederà in automatico. Altro aspetto fondamentale, nel caso in cui l’ISEE contenga missioni o difformità, il richiedente dovrà presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). In questo modo sarà possibile correggere l’errore. Si hanno 30 giorni dalla scadenza, pena l’esclusione dal beneficio. L’autocertificazione dei requisiti richiesti, quindi, è fondamentale.

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