Sopravvive dopo una caduta in un burrone di 300 metri: ecco come è stato possibile

Persona miracolata o fortuna? Sopravvive ad una caduta di 300 metri, la notizia è a dir poco sconvolgente: l’evento ha destabilizzato tutti.

Storia tanto vera quanto spaventosa, e non possiamo non raccontarla: uomo sopravvive a caduta di 300 metri, non ha un graffio! Sono tanti gli amanti delle scalate vertiginose, lottare per arrivare in cima e godere della vista, è soltanto uno degli aspetti che contraddistinguono questo sport. Passione per la natura, insieme allo spingersi oltre i limiti e all’arte del sapersi arrangiare contro gli stessi ostacoli della natura, è un’avventura indescrivibile.

La storia di cui vi stiamo per parlare tratta proprio di questo, di quanto l’uomo possa spingersi oltre i limiti, e di come alle volte il destino unito a coincidenze catastrofiche, finiscano per generare degli eventi del genere. Il fatto è accaduto in uno dei luoghi più affascinanti del mondo, ma che al tempo stesso incute tanto spavento per il mistero che lo avvolge.

La montagna in questione è tra le più minacciose e difficili da scalare presenti in Alaska, ed il turista si è trovato in una situazione davvero ardua da affrontare. Cade da 300 metri, ma è ancora vivo. La domanda sorge spontanea: com’è possibile?

Sopravvive a caduta di 300 metri, ecco cos’è accaduto: evento incredibile!

Questo dubbio sta confondendo tutti, esperti e non del settore, ma è certo che l’uomo sia vivo. La montagna in questione è un contrafforte occidentale di Denali nel Parco nazionale e riserva omonima. Tutto è accaduto durante un’escursione, quindi non si è trattato di un atto fatto senza alcuna consapevolezza, ma di un incidente grave in cui il protagonista della vicenda stava per lasciarci le penne.

Come sopravvive a caduta di 300 metri
Come sopravvivere ad una caduta di 300 m- Gentechevainmontagna.it

Secondo il National Park Service è accaduto l’impensabile. Il turista 24enne giapponese, Tatsuto Hatanaka, di Setagaya-ku, si trovava proprio nel suddetto contrafforte, e durante l’escursione è caduto proprio dall’altezza di 1000 piedi. Tutto è accaduto verso le 23,00 davanti gli occhi dell’amico che insieme a lui si apprestava a scalare la montagna imperiosa.

Quest’ultimo afferma ai ranger del luogo che lo ha visto cadere, ma non dove sia atterrato. Infatti, il ragazzo è stato individuato soltanto il giorno dopo, il 20 maggio alle 2,00 di notte circa, da un elicottero dei soccorsi. Peccato che il maltempo ha aggravato la loro azione di soccorso, per cui sono stati i ranger alpini coloro i quali sono arrivati nel punto in cui il ragazzo è precipitato.

E’ precipitato sul ghiacciaio Peters superiore, ma era integro. Una volta soccorso è stato portato con l’elicottero nell’ospedale più vicino, ma oltre a qualche ferita superficiale, non ha riscontrato alcun problema di salute o frattura. Come minimo, sarebbe dovuto morire, ma come ha fatto a sopravvivere? Il mistero rimane tale, ma quel che è certo è che la disgrazia si è risolta nel migliore dei modi.

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