Richiamo alimentare per un prodotto senza glutine: è contaminato

Un richiamo alimentare relativo a un prodotto senza glutine richiede attenzione immediata, si tratta infatti di una contaminazione.

Le allerte alimentari sono di vario tipo, in alcuni casi relative a prodotti che non presentano le adeguate diciture o su cui non sono state stampate data di scadenza e altre informazioni oppure sono relative al prodotto stesso e quindi riguardano effettivamente quello che è il contenuto.

Richiamo alimentare prodotto senza glutine
Allerta alimentare, richiamato prodotto senza glutine – Gentechevainmontagna.it

Diramate dal Ministero della Salute sono da prendere molto sul serio perché possono esserci spiacevoli conseguenze per la salute. In questo caso si tratta di un prodotto senza glutine ma vale la pena sempre controllare per evitare problemi successivi.

Richiamo alimentare da parte del Ministero della Salute: contaminato prodotto senza glutine

I richiami del Ministero della Salute vengono strutturati su controlli o attraverso segnalazioni dirette delle aziende produttrici. Sono importanti perché consentono ai consumatori di essere subito informati e di non commettere errori mangiando qualcosa che non è idoneo al consumo. E i richiami coinvolgono non solo prodotti confezionati ma anche freschi, per questo è fondamentale controllare sempre il sito internet del Ministero.

Richiamo prodotto senza glutine
Nuova allerta alimentare – (Foto www.salute.gov.it) – Gentechevainmontagna.it

Il richiamo alimentare in questione riguarda il prodotto Pastas Gallo. Si tratta di un brand molto famoso per il senza glutine. Questo è un preparato alimentare che si può usare per molteplici scopi. Ad essere oggetto del ritiro è la confezione da 500 grammi, con scadenza al 27 gennaio 2025, lotto LV23027102. Il rischio di contaminazione è dovuto al fatto che ci sono allergeni non dichiarati sull’etichetta. Quindi il prodotto non può essere consumato e va restituito al punto vendita dove è stato acquistato.

Secondo il regolamento europeo gli allergeni si devono sempre dichiarare in etichetta, i 14 principali sono: glutine, crostacei, uova, pesce, arachidi, soia, latte, frutta a guscio, sedano, senape, semi di sesamo, anidride solforosa e solfiti, lupini, molluschi. In questo caso manca senape e sesamo che potrebbero provare reazioni in alcuni. Ovviamente se non si hanno problemi si potrebbe pensare che sono commestibili, ma l’allerta specifica come sia meglio riportarli presso il punto vendita dove sono stati acquistati per ottenere un rimborso.

Quindi per le allerte alimentari è questa la procedura corretta perché, in ogni caso, vuol dire che la catena predisposta ha subito un problema ed è per questo che tutti i prodotti devono essere prelevati dal commercio e non vanno impiegati. In particolare quindi quelli che non hanno informazioni adeguate sulla parte esterna della confezione. Meglio evitare decisioni arbitrarie e procedere come indicato dal Ministero. 

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