Pastiera napoletana, sai che puoi realizzarla senza uova e burro? La ricetta vegan ti sorprenderà

Quanto è buona la pastiera napoletana? Sapevi però che esiste anche l’alternativa vegana? Buona come l’originale!

La Pastiera Napoletana è un’icona culinaria che incarna la ricca storia e le tradizioni della città di Napoli, particolarmente venerata durante la Pasqua. Si narra che la sua origine sia avvolta da leggende antiche che si perdono nel tempo, ma una delle più diffuse attribuisce la sua creazione alla sirena Partenope, la quale, innamorata della bellezza della baia di Napoli, offrì agli dèi del Vesuvio un dolce così squisito da lasciarli estasiati.

Ricetta pastiera napoletana vegan
La pastiera napoletana è un dolce tipico pasquale e ne esiste una versione vegan – Gentechevainmontagna.it

Questo dolce pasquale, che ha radici profonde nella cultura napoletana, è celebrato in occasione delle festività pasquali, momento di gioia e di condivisione in cui le famiglie si riuniscono attorno alla tavola per gustare le specialità tradizionali. La Pastiera, con il suo ricco e fragrante ripieno, rappresenta l’apice di questa esperienza culinaria, simboleggiando la rinascita e la gioia della stagione primaverile. Ma sapevi che esiste anche una versione per i vegani?

Pastiera Napoletana: la versione vegana ti conquisterà

Con l’evoluzione delle esigenze alimentari e la crescente consapevolezza verso una dieta più sana e sostenibile, è emersa la necessità di reinterpretare i piatti tradizionali in chiave vegana. Così, anche la Pastiera Napoletana ha trovato la sua versione cruelty-free, consentendo a tutti di gustare questo dolce senza compromettere i principi etici.

Ricetta pastiera napoletana vegan
La pastiera napoletana vegana è un’ottima alternativa a quella classica – Gentechevainmontagna.it

 

Ingredienti:

Per la pasta frolla

  • 300 gr di farina
  • 100 gr di zucchero di canna
  • 120 ml di latte di soia biologico
  • 70 ml di olio di oliva
  • 1 pizzico di bicarbonato

Per il ripieno

  • 250 gr di grano cotto
  • 2 cucchiai di fecola di patate
  • 300 gr di zucchero di canna (50 gr per la crema pasticcera, 250 gr per la crema di tofu)
  • Scorza di un limone
  • 400 gr di latte di soia (200 gr per la crema pasticcera, 200 gr per la crema di grano)
  • 30 gr di burro di soia biologico
  • 2 cucchiai di vaniglia in polvere bio (uno per la crema di grano, uno per quella di tofu)
  • 250 gr di tofu
  • Cannella
  • Acqua di arancia
  • 100 gr di frutta candita (facoltativo)

Preparazione:

  1. Prepariamo la pasta frolla.
  2. Disporre la farina a fontana, al centro mettere l’olio e lo zucchero.
  3. Lavorare unendo prima lo zucchero e l’olio, poi incorporare la farina.
  4. Aggiungere il latte e il bicarbonato. Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo. Far riposare in frigo per 40 minuti.
  5. Prepariamo il ripieno. 
  6. Per la crema pasticcera vegana, in un pentolino mescolare la fecola di patate, 50 gr di zucchero di canna e 200 gr di latte di soia.
  7. Aggiungere la scorza di limone e portare ad ebollizione. Quando addensa, spegnere e far raffreddare.
  8. Per la crema di grano un’altra pentola unire il grano precotto, 200 gr di latte di soia, burro di soia, scorza di limone e vaniglia.
  9. Far bollire fino a ottenere una crema densa e omogenea.
  10. Per la crema di tofu, passare il tofu al naturale al passaverdure e mescolare con zucchero di canna, cannella, acqua di arancia e vaniglia.
  11. Unire la crema pasticcera vegana e la crema di tofu e aggiungere questa miscela alla crema di grano.
  12. Stendere la pasta frolla e foderare una teglia con essa.
  13. Versare il ripieno nella teglia e decorare con strisce di pasta frolla.
  14. Spennellare con latte di soia e infornare a 180°C per circa un’ora.
  15. Una volta dorata, lasciare raffreddare la pastiera, quindi spolverizzare con zucchero a velo. Lasciar riposare alcuni giorni per far amalgamare i sapori.

Con questa ricetta, puoi goderti la classica Pastiera Napoletana anche seguendo uno stile di vita vegano, mantenendo intatta la sua autenticità e deliziando il palato di tutti i commensali durante le festività pasquali.

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