Fermo pesca, in vigore da aprile a dicembre: cosa non si può assolutamente pescare e chi è interessato

Da aprile a dicembre vige il fermo pesca per alcune persone e per alcune specie di pesce: tutti i dettagli.

Nel Mar Mediterraneo la pesca è sempre stata un’attività molto importante per chi la esegue ed i pesci pescati hanno sempre rappresentato una risorsa vitale per i consumatori. Per preservare la biodiversità delle specie ittiche però, ogni anno ci sono dei fermi alla pesca che riguardano alcuni soggetti e alcune specie che, temporaneamente, non si possono pescare.

Fermo pesca cosa non si può pescare
Il fermo pesca è in vigore da aprile a dicembre – Gentechevainmontagna.it

Il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha pubblicato il decreto contenente le regole relative al Fermo pesca 2024 nel Mediterraneo, attivo da aprile a dicembre. Ci sono quindi alcuni tipi di pesce che non si possono pescare ed alcune zone in cui è vietata la pesca. Regole e disposizioni sono valide in Italia da aprile a dicembre 2024.

Il fermo pesca in vigore da aprile a dicembre: tutti i dettagli

Per garantire la sostenibilità degli stock ittici, vengono adottate delle misure specifiche per il Mare Adriatico, approvate con il decreto ministeriale n. 407 del 26 luglio 2019 e successivamente integrate. L’ultimo intervento è avvenuto con il decreto GSA 17-18 del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, pubblicato il 29 marzo 2024 e contenente regole e nuove disposizioni per il Fermo pesca 2024.

Fermo pesca dettagli
Chi è interessato dal fermo pesca e cosa non si può pescare – Gentechevainmontagna.it

Le nuove disposizioni del ministero hanno come scopo principale preservare le popolazioni di piccoli pelagici, come le acciughe (Engraulis encrasicolus) e le sardine (Sardina pilchardus), che giocano un ruolo fondamentale nell’ecosistema marino. Le modalità di pesca interessate dalle restrizioni sono principalmente quelle che utilizzano reti da traino pelagiche a coppia, reti a circuizione a chiusura meccanizzata e reti da traino pelagiche a divergenti.

Il fermo della pesca di queste specie permette la loro crescita e riproduzione, preservando la biodiversità e garantendo la rigenerazione degli stock ittici. In particolare, per le acciughe, ci sarà un’interruzione delle attività di pesca per tutte le unità autorizzate che utilizzano reti a circuizione a chiusura meccanizzata nei compartimenti marittimi da Venezia a Gallipoli, nel periodo compreso tra il 1° e il 30 aprile.

Inoltre, viene imposto un divieto di pesca per le navi con lunghezza fuori tutto superiore ai 12 metri nelle acque del Mare Adriatico, nell’areale compreso tra il Compartimento marittimo di Monfalcone e il Compartimento marittimo di Gallipoli inclusi, fino al limite della GSA 18, entro una distanza dalla costa inferiore alle 4 miglia, dal 1° aprile al 31 dicembre. In questo modo si proteggono i piccoli pelagici durante il periodo critico di riproduzione e accrescimento.

Il fermo pesca 2024 si applica alle unità autorizzate, definite nell’elenco approvato con il Decreto Direttoriale n. 331743 del 26 giugno 2023, per la cattura bersaglio dei piccoli pelagici utilizzando specifici attrezzi nell’ambito giurisdizionale del Mare Adriatico GSA 17-18. Quindi:

  • in caso di utilizzo di reti da traino pelagiche a coppia (PTM) si fa riferimento alle imbarcazioni che utilizzano questo tipo di attrezzo, nonché gli armatori o i proprietari delle unità;
  • nel caso di reti a circuizione a chiusura meccanica (PS) si fa riferimento alle sole imbarcazioni che utilizzano questo tipo di attrezzo, autorizzate alla cattura bersaglio dei piccoli pelagici nel mar Adriatico centro-settentrionale strascico (zona GSA 17) e nel mar Adriatico meridionale strascico (zona GSA 18);

Le unità che non rientrano nell’elenco, non sono autorizzate e quindi è vietata in assoluto per loro l’attività di pesca per la cattura bersaglio dei piccoli pelagici, a prescindere dal periodo di fermo e dalle zone interessate dallo stesso.

Gestione cookie