Cosa è successo a Reinhold Messner, l’alpinista che ha allarmato i fan con un post sui social

Un post sui social del noto alpinista ha messo fan in allarme per la sua salute: come sta Reinhold Messner

Reinhold Messner è l’alpinista italiano più famoso al mondo. Nella sua carriera ha scalato numerosissime vette delle alpi e ben 14 vette oltre gli 8000 metri in giro per il mondo. È anche un esploratore di grande successo, avendo attraversato l’Antartide e il deserto del Gobi. Negli scorsi giorni però un suo post sui social ha allarmato i fan.

La storia di Reinhold Messner, alpinista e esploratore

Reinhold Messner è nato nel 1944 e già a 5 anni aveva compiuto la sua prima scalata in compagnia del padre. Altoatesino, già in adolescenza aveva dimostrato passione e capacità per la montagna. La sua caratteristica principale è quella di essere stato uno dei primi alpinisti a riportare in voga l’arrampicata libera, rinunciando a aiuti e mezzi artificiali per scalare la montagna con il minimo indispensabile. Ha poco più di 20 anni quando con il fratello Gunther apre una via sulla parte nord dell’Ortisei.

Le sue imprese proseguono fino alla fine degli anni 60 tra Dolomiti e Alpi orientali, ma dal 1970 Messner punta agli 8000. Viene invitato insieme al fratello in una spedizione attrezzata, per scalare un versante ancora non conquistato del Nanga Parbat. I due raggiungono sì la vetta durante la spedizione, ma nel tentativo di discendere, vengono travolti da una valanga. Gunther muore, mentre Reinhold viene ritrovato da alcuni abitanti locali e portato in salvo. Subirà l’amputazione di diverse dita dei piedi a causa del congelamento.

Scalatore affronta le montagne del Nepal
Unsplash @ Christopher Burns | gentechevainmontagna.it

Questa tragedia, oltre alla perdita del fratello, porterà a Reinhold alcune accuse, tra cui quella di aver abbandonato il fratello in vetta. Solo nel 2000 queste teorie saranno smentite dal ritrovamento nel corpo di Gunther in un luogo che combaciava esattamente con quanto raccontato da Reinhold.

Negli anni successivi Messner prosegue le sue imprese, scalando l’Everest senza ossigeno nel 1978. L’anno dopo sarà il primo a scalare il K2 in “stile alpino” quindi senza né ossigeno né equipaggiamento pesante. Anche gli anni 80 sono caratterizzati da numerose salite e, soltanto alla fine del decennio, Messner abbandona l’alpinismo himalayano. È qui che comincia davvero la sua carriera da esploratore, con l’attraversamento dell’Antartide senza mezzi motorizzati o animali nel 1990 e quello del deserto del Gobi nel 2004, a quasi 60 anni.

Il post che ha fatto preoccupare i fan

Nei giorni scorsi Reinhold Messner ha pubblicato su Instagram un post che ha fatto preoccupare molti fan. La descrizione recitava: ”Sono arrivato alla fine, questa è la realtà. Me ne vado con la coscienza pulita, sapendo di essere stato una brava persona, di aver dato il massimo, di essere stato un padre amorevole, un buon amico e un buon fratello. Ora è il momento di vivere i miei ultimi sogni e di amare le persone che significano molto per me, ma la cosa più importante è la gratitudine“.

Molti fan preoccupati hanno commentato sotto il post dell’alpinista settantanovenne, portandolo a una precisazione: “Sto bene, benissimo… Ma non ho più vent’anni e neanche sessanta. Io sto arrivando alla fine e accetto questo fatto. Non chiudo gli occhi davanti ai fatti reali. Ma questo non significa che io non abbia idee e progetti”.

Il museo Messner a Plan de Corones
Unsplash @ Mauro Grazzi | gentechevainmontagna.it

Non si tratta quindi di una malattia o di un annuncio. Messner sembra aver semplicemente voluto condividere una riflessione sulla sua età e sulle conseguenze che comporta, in particolare modo per una persona abituata a imprese al limite da tutta la vita.

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