Chi è San Bernardo, patrono degli alpinisti che lottò contro un demonio di montagna

Anche gli alpinisti hanno il loro patrono: San Bernando. La sua vita è stata un misto di mistero e di dedizione verso il prossimo.

Se San Cristoforo è il patrono dello sport, Santa Cecilia è patrona della musica e San Giuseppe da Copertino patrono di tutti gli studenti, San Bernardo è il patrono degli alpinisti. Infatti, chi per un motivo e chi per un altro, vari santi italiani e non sono diventati anche patroni di diverse categorie di persone. E, i veri devoti, si affidano sempre a costoro quando devono gareggiare, fare una competizione musicale, un esame oppure un itinerario tra le Alpi.

Noi vogliamo dedicarci proprio all’ultimo santo che abbiamo citato, ovvero San Bernardo, a cui ogni alpinista dedica una piccola preghiera affinché il proprio viaggio vada per il meglio. Ma oltre agli alpinisti, San Bernardo è anche il patrono degli scalatori e dei montanari in generale. Non a caso, infatti, gli attributi di questa figura sono un bastone da montagna ed il migliore amico dell’uomo, ovvero il cane. Ma scopriamo qualcosa in più su questa figura così interessante.

Tutti gli alpinisti sono devoti a San Bernardo, ecco qualche cenno sulla sua storia

San Bernardo viene chiamato o Bernardo di Mentone oppure di Aosta ed è stato un religioso italiano. La Chiesa cattolica lo ha proclamato come santo nel 1923 ed il giorno in cui si festeggia è il 15 giugno. Diciamo che per quanto riguarda la data di nascita, morte e luogo, gli storici sono un po’ titubanti. Nonostante il tutto sia molto incerto, alcuni hanno azzardato a dei dati alquanto precisi. Si ritiene, dunque, che sia nato a Menthon-Saint-Bernard, nel 1020, e che sia morto a Novara, nel 1081.

Chi era San Bernardo e perché è patrono degli alpinisti
San Bernardo: patrono di scalatori, alpinisti e montanari – GenteCheVaInMontagna.it

In vita sua ebbe modo di avere a che fare con i pericoli che riservavano le Alpi e, dunque, di sua spontanea volontà, fece costruire nel 1050 gli ospizi del colle del Gran San Bernardo. Questi si trovano tra la regione della Valle d’Aosta ed il Vallese, e altri ancora, sempre tra la Valle d’Aosta e la Tarantasia Gli ospizi sono stati eretti per andare incontro ai bisogni dei viaggiatori che attraversano le Alpi, oppure per soccorrere i religiosi che si perdevano.

Diciamo che non esiste una vera e propria leggenda che narra l’incontro del Santo con un diavolo in particolare. Più che altro, durante la storia della Chiesa e della credenza rivolta al Santo, si riteneva che lo stesso, in generale, era stato capace di cacciare via tanti demoni presenti nelle Alpi. Sulla base di quanto detto, la sua iconografia presenta sempre un diavolo che viene intrappolato nella sua stola.

Il diavolo ha rappresentato le forze oscure che agiscono non solo contro gli uomini, ma anche contro gli animali, e in entrambi i casi capace di appropriarsi  del loro corpo assieme alle anime. Infine, tenendo in considerazione quanto detto, poi, il Santo viene considerato il difensore contro qualsiasi forma di male in generale e, addirittura, contro il male che tende a rigenerarsi.

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