Trekking tra i fiori, alcuni degli itinerari più belli da fare in Italia

Tra i vantaggi legati al trekking in primavera e in estate c’è senz’altro quello di poter ammirare i fiori che crescono lungo i percorsi di montagna e nei campi. Ce ne sono tantissimi che sbocciano durante le stagioni più belle dell’anno ed è un peccato perderseli se si ha l’occasione di passare una o più giornate ad alta quota. Ecco alcuni consigli sugli itinerari floreali più belli che si possono trovare in alcune aree dell’Italia.

Fiori che crescono sulle alpi
Foto | Pixabay @bess.hamiti@gmail.com

La fioritura dei narcisi a Pian delle Nere

Nel corso di maggio, a Pian delle Nere (a Castelnuovo Nigra, nel torinese) va in scena uno degli spettacoli più belli offerti dalla natura: la fioritura dei narcisi. Salendo a 1350 metri di quota si possono ammirare interi prati dominati dal bianco di questi fiori, che non vanno né calpestati né raccolti, perché sono una specie protetta dal 1982. Nulla però vieta di fotografarli per poterli rivedere in qualsiasi momento sullo schermo del proprio smartphone. Chi vuole riprendere a muoversi dopo aver ammirato i fiori potrebbe valutare la possibilità di scalare il Monte Calvo, situato proprio di fronte a Pian delle Nere.

Il trekking delle malghe e dei fiori del monte Baldo

Chi raggiunge il Monte Baldo, un gruppo montuoso delle Prealpi Gardesane compreso tra le provincie di Trento e Verona, può affrontare un bellissimo trekking tra le malghe e i fiori, composto da quattro percorsi associati a dei colori: rosso, verde, giallo e azzurro. Il primo è lungo 20 km e porta da S. Valentino a Polsa, passando per le malghe di Postemonzel, Pizzagrola, Postemon, Pravecídi sopra, Pravecí di sotto, Susine, Montagnola e Vignola.

Il percorso verde è più corto, 7 km, e porta da Festa a Bocca del Creer. Attraversa prati da sfalcio, praterie alpine e tratti di bosco di faggio. Le malghe presenti sono Mortigola, Pesna e Campo.

Il percorso giallo si svolge per la maggior parte attraverso boschi di latifoglie, è lungo 13 km e collega Mori a Brentonico centro. Nella parte finale del cammino si attraversano dei prati. Lungo il percorso si incrocia la malga abbandonata Rigotti, mentre facendo una piccola deviazione si può raggiungere la malga Campei di Sopra.

Il percorso azzurro, infine, si svolge tutto a Bocca del Creer, è lungo 17 km e consente di attraversare vari sentieri, boschi di faggio e pascoli alpini. Le malghe che si incontrano lungo il cammino sono Bes, Pianeti, Pra Alpesina, Tolghe e Canalece.

A prescindere dal percorso scelto, ci sono sempre altissime probabilità di imbattersi in fiori come campanule, cardi, genziane, primule, garofani e peonie.

Una campanula
Foto | Pixabay @Johann

Il sentiero dei fiori

Per raggiungere l’Alpe Veglia, la vallata dell’Ossola che si estende ai piedi del Monte Leone, è possibile attraversare il cosiddetto sentiero dei fiori, un percorso naturale che permette di ammirare specie vegetali di tanti colori diversi (ovviamente in primavera/estate). Si sviluppa lungo la costa e, all’inizio e alla fine, attraversa alcuni boschi. Camminando vale la pena guardarsi attorno per non perdersi crisantemi, genziane, fiordalisi e tanti altri fiori capaci di catturare l’attenzione.
Il percorso, della durata complessiva di 5,2 km, parte dall’Alpe Ciamporino (raggiungibile da San Domenico) e porta fino all’Alpe Veglia. Se affrontato con calma dura circa due ore e mezza. Conviene indossare degli occhiali da sole e un cappello e portarsi dietro delle scorte d’acqua.

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