Trekking, ecco cosa sarebbe meglio mangiare durante un’escursione

Per affrontare un trekking bisogna sapere cosa mangiare e cosa evitare per non incappare in momenti di debolezza. Ecco alcuni consigli utili

Nel manuale dell’escursionista provetto non deve mai mancare il capitolo legato alla pianificazione dei pasti. Quando parliamo di trekking infatti ci riferiamo a un’attività dispendiosa. Soprattutto in estate, quando le temperature sono più alte e c’è più sole potremmo andare incontro a squilibri energetici.

Un’organizzazione precisa e puntuale comprende anche la programmazione del regime alimentare per l’intera giornata. Una corretta alimentazione è fondamentale, in particolare se dovremo passare diverse ore sui sentieri. I pasti dovranno essere studiati al meglio così da avere energia di scorta per la camminata, questo ci garantirà un passo più sicuro e ci terrà lontani da momenti di debolezza.

Scegliamo però le pietanze corrette perché ciò che mangiamo dovrà possedere una serie di attributi, tra cui la digeribilità e l’apporto energetico. Vediamo insieme gli accorgimenti che potranno renderci più efficienti.

Carboidrati, zuccheri e proteine: cosa mangiare durante un trekking

Partiamo dal presupposto che in una giornata passata a camminare in escursione vi porterà via tre volte la quantità di calorie che di solito bruciate ad esempio lavorando in ufficio. Cerchiamo quindi di costruire un serbatoio energetico da sfruttare nel momento del bisogno. Prima e durante il trekking mangiamo soprattutto carboidrati, andranno a comporre il 50% della nostra ‘dieta’ – quindi riso, pane, pasta, patate e simili.

Cosa mangiare per un trekking
Organizziamo al meglio i pasti per un trekking – gentechevainmontagna.it

A colazione facciamo il carico, è il momento più importante: scegliamo del pane con creme spalmabili o marmellata e cereali poi latte, yogurt o spremuta. A pranzo un panino con affettati magri accompagnato da qualche scaglia di parmigiano. Poi non dimentichiamo mai gli zuccheri che oltre a essere presenti in questi alimenti potranno essere assunti attraverso la frutta o la frutta secca – quest’ultima vi consentirà di attingere alla riserva più a lungo visto che si tratta di zuccheri a lento assorbimento.

Esaurite le risorse provenienti dai carboidrati andremo a consumare i grassi, non superate il 20% nel piano alimentare e prediligete grassi vegetali per quanto possibile. Le proteine invece vi consentiranno di facilitare la costruzione e il ricambio cellulare, molto utili per ‘ricaricare’ i muscoli a fine giornata grazie agli amminoacidi presenti.

Minestre e legumi a cena vi rimetteranno a nuovo. Infine le vitamine: le più importanti per questo tipo di attività sono la E, la C e la B – per comodità potremmo portare nello zaino degli integratori. E non dimenticate di rimanere idratati, bevete acqua almeno ogni mezz’ora!

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