Trekking di inizio autunno in Valsugana, quel che bisogna sapere

L’Oasi WWF di Valtrigona è un autentico gioiello naturalistico all’interno della incantevole Catena del Lagorai e rappresenta un’incredibile oasi di tutela nel cuore dell’arco alpino. Le Oasi WWF infatti costituiscono un inestimabile tesoro di biodiversità, per la conservazione ambientale che garantirà un futuro sostenibile per l’umanità sul nostro amato pianeta Terra.

L’Oasi WWF di Valtrigona ha una particolare bellezza in autunno. Si trasforma infatti in un luogo magico, dove tutti gli appassionati della natura possono intraprendere un itinerario, opportunamente segnalato, che invita a scoprire un percorso naturalistico perfettamente conservato. L’occasione giusta per perdersi tra suggestivi rifugi di montagna e rigogliose foreste incontaminate, abitate da una vasta gamma di animali selvatici da osservare.

L’autunno, con i suoi colori caldi e le temperature ancora miti, invita a scoprire le meraviglie nascoste di questi luoghi incontaminati. Lungo l’itinerario segnalato, tra sentieri ben battuti e panorami mozzafiato, gli amanti della natura potranno ammirare da vicino la flora e la fauna locali, immergendosi in un’esperienza unica e coinvolgente.

Le Oasi del WWF

Nell’anno 1967, un’appena costituita associazione del WWF Italia convinceva il Consiglio nazionale a venderle i diritti di caccia del prestigioso Lago di Burano, con l’intento di trasformare quest’area in un’ Oasi dedicata alla protezione degli uccelli.

Le Oasi del WWF rappresentano oggi un sistema di aree protette di estrema importanza, con oltre 100 siti che tutelano più di 30 mila ettari di territorio. Gestite da un’associazione privata, queste Oasi rappresentano il primo esempio italiano di un sistema così complesso e articolato e sono tra i primi in Europa.

Non solo luoghi incontaminati in cui immergersi. Queste oasi forniscono lavoro a più persone, tra dipendenti e giovani delle cooperative, e sono meta di oltre 500 mila visitatori ogni anno, dimostrando la loro importanza nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

Nelle loro oasi il WWF compie ricerca scientifica, si occupa di educazione ambientale con le scuole e si impegna nella conservazione di specie e habitat e offre anche vacanze nella natura. Queste attività sono rese possibili grazie all’aiuto prezioso e indispensabile dei volontari, una delle colonne portanti dell’associazione.

Sono diventate negli anni luoghi di aggregazione per grandi e piccoli e offrono opportunità creative, didattiche e di ricerca scientifica a tutti i visitatori, momenti di scoperta e connessione con la natura.

Le Oasi del WWF rappresentano quindi una possibilità concreta di preservare e valorizzare la ricchezza del nostro territorio, offrendo anche un’opportunità di crescita e sviluppo sia per le comunità locali che per il patrimonio naturale che ci circonda.

Trekking nella Valsugana: l’autunno è il momento perfetto per immergersi nella natura

L’Oasi Valtrigona è situata nel Comune di Telve (TN) ed è un luogo dove si possono ammirare una vasta gamma di specie tipiche delle regioni alpine. Questo territorio si estende su una superficie di 236 ettari e fa parte di una Zona di Protezione Speciale. È stato istituito anche come Riserva Locale Privata grazie all’impegno della Provincia Autonoma di Trento.

Il WWF si occupa della gestione e della tutela di questa oasi naturalistica grazie al sostegno economico di soci e sostenitori del WWF e anche dei volontari, risorsa preziosismo per l’associazione. Le donazioni sono infatti fondamentali per preservare la bellezza e la diversità della Valtrigona, garantendo al contempo il mantenimento del suo già fragile equilibrio ecologico.

Tutte queste preziose risorse ci permettono di godere oggi si questo tesoro naturale, in un ambiente gestito con professionalità e dedizione e che si occupa in toto della conservazione di questa oasi, un esempio di collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini che, uniti, si impegnano per la salvaguardia del nostro patrimonio ambientale.

Un uomo durante il tramonto in montagna
Foto | kapulya @Canva – gentechevainmontagna.it

L’Oasi di Valtrigona è la rappresentazione di un affascinante museo naturalistico a cielo aperto e si estende su un territorio di 234 ettari. Abbraccia l’intera Valtrigona e la sinistra orografica della Val Scartazza, con altitudini che variano dai 1600 ai 2200 metri, dove i visitatori possono immergersi nella lettura di una storia millenaria.

L’intervento umano su questo territorio è stato così minimo e discreto da trasformare solo una piccola parte dei boschi in pascoli.

Trekking e panorami mozzafiato: l’autunno regala emozioni nell’Oasi WWF della Valsugana

Per giungere all’Oasi, è sufficiente percorrere per circa 15 km la strada provinciale che attraversa l’incantevole borgo di Telve, diretta verso il maestoso Passo Manghen.

Raggiunta Valtrighetta il viaggio prosegue a piedi e nei pressi di Malga Bolenghetta si attraversa il torrente Maso verso sud, seguendo il segnavia 374.

Il sentiero 374 attraversa la riserva e sale alla Forcella Valtrigona (2114 m).

Si tratta di un ambiente selvaggio ed eccezionalmente bello che mette in mostra tutte le variazioni dei paesaggi di alta montagna.

In questa zona si possono anche avvistare animali selvatici regionali come cervi, marmotte e volpi.

È della massima importanza infatti ricordare a tutti gli escursionisti di non allontanarsi dal sentiero segnalato per non disturbare la fauna selvatica locale.

Il Centro Visitatori dell’Oasi trova la sua sede presso la suggestiva Malga Valtrigona, una struttura che offre tutte le necessarie comodità logistiche al personale impegnato nella salvaguardia di questo ambiente naturale di inestimabile valore.

Parallelamente, la Malga Agnelezza riveste un ruolo imprescindibile come punto di appoggio per il pastore, che durante la bella stagione accompagna gli animali verso gli alpeggi.

All’interno dello stesso edificio, trova spazio un piccolo rifugio, dedicato a Roberto Spagolla, che rimane aperto ininterrottamente. Questo luogo offre riparo e calore in caso di necessità. Ma non solo. Garantisce sicurezza e confort a chi si trova ad affrontare le sfide di queste affascinanti terre montane.

Il percorso per raggiungere l’Oasi WWF inizia dalla città di Trento è la strada statale 47 della Valsugana, da seguire per circa 40 km. Una volta raggiunto Borgo Valsugana o Castelnuovo, si dovranno seguire le indicazioni per Telve e poi per il Passo Manghen e l’Oasi WWF.

Dopo aver percorso circa 15 km lungo la strada provinciale del Manghen, si troverà la deviazione per Malga Valtrighetta, dove sarà necessario parcheggiare l’automobile. Da qui, inizierà il Sentiero Natura, caratterizzato da pannelli informativi e segnavia CAI-SAT n. 374.

Con la dovuta attenzione e seguendo le indicazioni fornite, sarà possibile raggiungere l’Oasi WWF in modo agevole e godere di un’esperienza unica nel cuore della natura.

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