Hervé Barmasse, chi è il recordman dell’alpinismo italiano

Hervé Barmasse è un figlio d’arte, un alpinista unico che ha ricevuto le lodi e la stima di tantissimi suoi colleghi in giro nel mondo, tanto da far dichiarare a una leggenda come Reinhold Messner: “Tempo fa ho detto che l’alpinismo era fallito. Ma oggi dico no, non è vero, perché ci sono giovani come Hervé Barmasse”.

Secondo lui la montagna “è un luogo dove poter vivere una grande passione confrontandosi onestamente con la natura, non il teatro di gesta eroiche” e che “l’uomo viene prima dell’alpinista, poiché rischiando si comprende l’essenziale, il valore della vita”.

Ecco la storia di Hervé Barmasse, leggenda e recordman dell’alpinismo italiano!

La vita di Hervé Barmasse

Hervé Barmasse mentre scala una montagna
Foto | Facebook @HervéBarmasse

Hervé Barmasse nasce a Valtournenche, in Val d’Aosta, il 21 dicembre del 1977, in una famiglia di guide alpine da quattro generazioni. Anche se iniziata in maniera quasi “casuale”, la sua carriera è stata da subito brillante, ma costellata da alcune frenate brusche. A quindici anni è una promessa dello sci ma un brutto incidente compromette la sua carriera. Dopo un anno di riabilitazione suo padre lo accompagna sul Cervino ed è in quel momento che Hervé Barmasse capisce che l’alpinismo può essere davvero il suo futuro.

La carriera e le sue imprese

Hervé cresce sul Cervino: qui il giovane valdostano avvia la sua carriera alpinistica prima con la ripetizione in solitaria di alcune storiche vie come la Casarotto-Grassi o la via Direttissima (aperta dal padre Marco nel 1983), poi con l’apertura di una nuova via nel 2010 insieme al padre. Dopo ogni spedizione Hervé è sempre tornato sul Cervino, fino a diventare l’alpinista che, tra vie nuove, prime invernali e prime solitarie, ha compiuto più imprese sui suoi versanti. Nel 2011, sempre sulle Alpi, è stato parte fondamentale del progetto “Exploring the Alps”, che, con l’apertura di tre nuove vie sulle tre montagne simbolo, il Cervino, il Monte Bianco e il Monte Rosa, mirava a dimostrare come sulle Alpi ci fosse ancora spazio per l’esplorazione. Sul Rosa Hervé è stato protagonista, insieme al padre Marco, della salita di “Viaggio nel tempo”.

Hervé Barmasse in Nepal
Foto | Facebook @HervéBarmasse

Il celebre alpinista, però, non si limita all’Italia, infatti è molto attivo anche all’estero. A maggio del 2017 scala il suo primo 8.000, con David Gottler: la Parete Sud dello Shisha Pangma 8.027m, in Himalaya, in appena 13 ore dal campo base. I due alpinisti si sono fermati a tre metri dalla cima a causa delle sfavorevoli condizioni ambientali. Durante l’autunno del 2019 ha tentato, senza successo, insieme a David Göttler e Andrés Marín, la difficile impresa del collegamento delle tre principali cime del massiccio del Chamlang, in Himalaya.

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