In molti lo sottovalutano, ma il prato è sempre a rischio malattie: le 3 azioni per evitarle

Sono tantissimi a sottovalutarlo, ma il prato rischia davvero tante malattie, proprio come tante piante. Ecco 3 azioni per evitare che si ammali.

La primavera è in arrivo ed il bel sogno di avere un prato verde tocca tantissime persone che dispongono di un giardino. Tuttavia, come molti di noi sanno, quasi mai il prato resta verde per tanto tempo, a meno che non sia costantemente seguito da un giardiniere che pensa a cura e manutenzione del manto erboso.

Prato come evitare malattie
Il prato è sempre a rischio malattie – Gentechevainmontagna.it

In caso contrario, infatti, capita molto spesso di trovare zone gialle o zone dove il prato quasi non cresce più, conseguenze che spesso sono causate da delle malattie che vanno a colpire il nostro prato. Tuttavia, si può puntare sulla prevenzione in modo da evitare che il nostro prato venga colpito da delle brutte malattie che potrebbero rovinarlo per sempre.

Le azioni da compiere per proteggere il prato dalle malattie

Mantenere un prato perfetto è sempre in salute è quasi impossibile se non gli si sta dietro per tutto l’anno. Si possono però mettere in pratica 3 semplici azioni che possono proteggere il nostro manto erboso dalle malattie e ridurre il lavoro per il trattamento di queste ultime. Ma vediamole tutte e tre nel dettaglio partendo dalla prima.

Come proteggere il prato dalle malattie
Così il tuo prato sarà sempre curatissimo – Gentechevainmontagna.it

Aggiunta di potassio. Generalmente le piante erbacee, come appunto il prato, sono capaci di difendersi autonomamente dalle malattie fungine. Per farlo utilizzano delle particolari sostanze denominate fenoli. Aggiungendo del potassio, si potrà aiutare il prato a proteggersi maggiormente dalle malattie. Questo perché il potassio ha la capacità di aumentare la concentrazione di fenoli nel nei fili d’erba creando così le condizioni ideali per contrastare le malattie fungine.

Aggiungi dei funghi antagonisti. Una volta ogni due mesi si potrebbero distribuire dei funghi antagonisti, come il trichoderma. Questi particolari microrganismi occupano gli spazi che potrebbero essere attaccati dei funghi patogeni, cioè quei funghi che vanno appunto a colpire il nostro prato. In sostanza si tratterebbe di una lotta biologica che ci permetterebbe di eliminare il problema alla radice. Inoltre, se si vuole aumentare l’efficacia di questo trattamento, si può pensare di aggiungere anche un biostimolante organico con una elevata presenza di acidi unici e fulvici.

Irriga di meno. Quello che molti non sanno è che le malattie fungine si sviluppano maggiormente e in modo più aggressivo quando c’è tanta umidità nel terreno. Questo significa che se irrighiamo troppo spesso il prato o sempre di sera, corriamo il rischio di mantenerlo troppo umido ma soprattutto per troppe ore. Per evitare ciò, si potrebbe irrigare il prato la mattina presto, verso le sei le sette di mattina in modo da consentire al prato di asciugarsi per bene nell’arco della mattinata. Inoltre, non bisogna bagnare il prato ogni giorno, va bene anche una volta ogni due giorni.

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