Il Nepal registra il record di permessi per scalare l’Everest

Finora, nel corso di quest’anno, il Nepal ha rilasciato permessi per un record di 463 alpinisti per le spedizioni di questa stagione primaverile sul Monte Everest, è questa notizia che ha allarmato gli esperti, i quali temono il pericoloso sovraffollamento in cima alla montagna più alta del mondo.

Circa 367 scalatori maschi e 96 femmine provenienti da 65 paesi, sono i numeri degli alpinisti che hanno finora ricevuto il permesso di scalare la montagna più alta del mondo dal lato del Nepal, numeri riferiti alla CNN da Yubaraj Khatiwada, direttore del dipartimento del turismo del Nepal. Gli alpinisti americani e cinesi sono i più numerosi in questa lista.

La primavera è il momento migliore per scalare l’Everest, anche se alcuni alpinisti amano arrampicarsi nella stagione autunnale meno favorevole.

La maggior parte degli scalatori cerca di salire sulla vetta a maggio. C’è un breve lasso di tempo, di solito dopo la metà di maggio, in cui le temperature sono più calde e i venti di alta quota, noti come corrente a getto, si allontanano dalle montagne.

Monte Everest
Immagine | Pixabay @Iutz6078

Secondo gli esperti, gli alpinisti, insieme ai membri dello staff e alle guide sherpa, trascorreranno quasi due settimane a fare escursioni fino al campo base dell’Everest, che si trova a un’altitudine di quasi 5200 metri.

Passeranno, quindi, circa due settimane adattandosi all’altitudine e aspettando buone condizioni meteorologiche prima di proseguire per altri quattro giorni, raggiungere altri campi e infine salire in vetta.

C’è una forte preoccupazione legata alla presenza di troppe persone sulla cima dell’Everest

Gli alpinisti hanno avvertito dei pericoli del sovraffollamento sull’Everest. Un gran numero di persone che cercavano di raggiungere la vetta in un breve lasso di tempo ha portato, in passato, alla formazione di ingorghi al vertice, con centinaia di persone in fila per raggiungere la cima dell’Everest.

In passato una foto scattata dallo scalatore Nirmal Purja, che mostra una fitta scia di alpinisti rannicchiati su una cresta esposta fino alla cima della montagna nel maggio 2019, è diventata virale. All’epoca l’autore della foto disse alla CNN che c’erano circa 320 persone in coda per salire in cima, affollati in un’area nota come “zona della morte”.

Le soluzioni adottate per risolvere il problema dell’affollamento in cima

Alpinisti sul Monte Everest
Immagine | Pixabay @12019

Gli oltre 460 alpinisti che hanno ricevuto il permesso di arrampicare questa primavera saranno accompagnati da oltre 1.500 sherpa nepalesi e ci sarà anche la presenza di un elevato numero di personale al campo base. Per evitare il sovraffollamento, le autorità nepalesi hanno affermato che stanno installando nuove corde dove possibile. “La geografia non possiamo cambiarla, ma stiamo cercando di gestire la situazione aggiungendo più corde”, ha detto Khatiwada alla CNN.

Tre sherpa sono morti all’inizio del mese scorso dopo essere stati sepolti da un blocco di neve sull’Everest. Stavano consegnando materiali per costruire e liberare un nuovo percorso che sarebbe stato utilizzato dagli alpinisti per raggiungere la cima della montagna.

Il Nepal ospita otto delle 10 montagne più alte del mondo, motivo per il quale l’alpinismo è una fonte significativa di entrate, ma è davvero necessario rischiare così tanto?

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