È vero che il fruttosio fa male alla salute? Tutte le proprietà del dolcificante più utilizzato

Il fruttosio fa veramente male alla salute? In realtà questo dolcificante ha pro e contro, ecco perché è molto utilizzato.

Il fruttosio è un tipo di zucchero semplice che rientra nella categoria dei carboidrati e che si trova in vari tipi di frutta, oltre che miele e vegetali, ed è ampiamente utilizzato per dolcificare. C’è però una questione ancora dibattuta su cosa utilizzare per dolcificare e cosa faccia meno male all’organismo e quindi molti sarebbero curiosi di capire se proprio il fruttosio sia effettivamente la migliore scelta possibile.

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Il fruttosio fa veramente male? – Gentechevainmontagna.it

In generale, ogni prodotto, è deleterio se è assunto in eccesso. È chiaro che se un dolcificante viene venduto, può esserlo, quindi senza rischi particolari. Questi subentrano laddove vi sia un uso improprio o eccessivo, cosa che chiaramente è un discorso a parte. Un uso prolungato e importante del prodotto comporta infatti deficit al fegato, insulino-resistenza, aumento del colesterolo, problemi cardiovascolari, aumento del rischio di sviluppare una sindrome metabolica.

Fruttosio fa male alla salute? Le proprietà del dolcificante

Da un punto di vista calorico, il fruttosio è inferiore rispetto a saccarosio, zucchero di canna, miele. Quindi sicuramente da preferire sotto questo aspetto, ma ovviamente è bene guardare al complesso di fattori e non unicamente alla questione calorie perché non è un dato sufficiente per capire se un prodotto è buono o meno. Gli zuccheri in eccesso sono sempre un male per l’organismo quindi, di qualunque tipologia si parli, non sono da utilizzare in maniera eccessiva.

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Proprietà del fruttosio: cosa sapere – Gentechevainmontagna.it

Molti, infatti, non hanno consapevolezza della quantità di prodotto che usano e pensano di essere nella “norma”. Va ricordato che il fruttosio si trova naturalmente anche in tantissimi prodotti consumati ogni giorno e questo diventa un problema quindi perché si somma al resto, non è da considerare solo quello che viene messo nel caffè.

Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità è importante limitare gli zuccheri al 10% delle calorie totali giornaliere. Il fruttosio sicuramente ha come pro che non va a stimolare direttamente l’insulina, quindi ha un indice glicemico basso. Tuttavia, il suo processo principale avviene nel fegato, ecco dunque che ci possono essere problemi a questo organo. Tutto dipende però sempre dalle quantità, va bene assumerlo moderatamente ma considerare sempre l’insieme quindi la frutta e tutte le altri fonti di zuccheri che sottovalutiamo.

Il problema è che il fruttosio, in quantità eccessive, non viene assorbito e quindi causa problemi intestinali e arriva al colon dove fermenta perché entra a contatto con la flora batterica, da qui si sviluppano una serie di problematiche di tipo comune. Rispetto allo zucchero però è più dolce ma ha un indice glicemico più basso ed è per questo che può essere utilizzato anche dai diabetici.

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