Integratori, attenzione a quali assumi: alcuni aumentano il rischio di ictus e infarti

Gli integratori negli ultimi anni hanno subito un boom di vendite ma non sono sempre ottimali per la salute e bisogna fare attenzione.

Una vera e propria moda, un trend in crescita, l’assunzione di varie tipologie di integratori per sostenere il corpo e la salute. Tuttavia i medici hanno ribadito più volte che questi non sono necessari, che non possono essere visti come sostituiti di una dieta equilibrata e di un corretto stile di vita e che comunque richiedono attenzione anche se sono ad acquisto libero.

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Uso integratori, rischio ictus e infarti (gentechevainmontagna.it)

Integrare è necessario laddove ci siano carenze alimentari, restrizioni dietetiche particolari, problematiche tali da richiedere, comunque in accordo con un professionista, la necessità di procedere a una qualche formula di assunzione di prodotti per implementare le vitamine, i sali minerali e altre sostanze essenziali per il corpo.

Uso integratori, pericolo ictus e infarti: quali sono a rischio

Una recente ricerca condotta negli Stati Uniti ha anche determinato come alterazioni nell’assunzione delle vitamine, cosa apparentemente innocua, può invece avere effetti negativi sulla salute cardiovascolare. Per questo motivo è meglio sempre evitare il fai da te, consultare un medico e capire veramente quando sia necessaria l’integrazione.

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Integratori pericolosi per la salute cardiovascolare (gentechevainmontagna.it)

Tra tutte è la niacina a preoccupare, si tratta di una vitamina molto comune del gruppo B che viene chiamata anche B3. Questa non viene accumulata nell’organismo, quindi va assunta ogni giorno attraverso l’alimentazione perché svolga il suo lavoro, ovvero consentire alle cellule di respirare, far funzionare bene il sistema nervoso e mantenere la salute dell’organismo nel complesso.

La carenza significativa porta addirittura all’insorgenza di una malattia, la pellagra, che in Occidente ormai è stata debellata ma è presente invece in altri Paesi. Al contrario l’effetto eccessivo di questa sostanza non è comunque normale. Per il corpo troppe vitamine sono comunque nocive, quindi la verità sta nel mezzo, né troppo né troppo poche.

La presenza di dosi importanti può portare a malattie cardiovascolari, infarti, ictus e altri eventi avversi a carico dell’organismo, come infiammazioni dei vasi sanguigni, arteriosclerosi. I numeri sono chiari e altrettanto evidenti, come dimostrato sulle pagine di Nature Medicine.

I ricercatori infatti hanno spiegato che le vitamine di questo tipo sono presenti in carne, arachidi, spinaci, lievito di birra e in alcuni pesci come salmone, pesce spada e tonno. Quindi se si segue una corretta alimentazione non è necessario integrare con vitamine esterne perché il corpo recupera quanto necessario da questi prodotti, basta solo che sia ricca e varia in tipologie.

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