Castagne, i consigli per raccoglierle in montagna in sicurezza

Oltre alla gioia e all’avventura della ricerca di castagne tra i boschi, questi tesori nutrizionali sono un alimento di altissima qualità, sano e ricco di sostanze benefiche.

Le castagne sono una fonte eccellente di carboidrati dolci e contengono anche una buona dose di fibre, proteine, potassio e altri sali minerali come magnesio, calcio e fosforo. I grassi sono presenti solo in quantità minime, rendendo le castagne un’opzione alimentare leggera e salutare.

Oltre a essere delizioso, questo frutto svolgeva un ruolo vitale nella nutrizione di alcune comunità e nell’economia locale. Durante periodi di carestia, le castagne venivano utilizzate per compensare la scarsità di cereali, diventando una risorsa fondamentale nelle zone di bassa, media montagna in cui venivano coltivate. Ancora oggi, è possibile trovare essiccatoi costruiti appositamente per conservare le castagne nel corso del tempo.

La raccolta delle castagne: i consigli di base

La raccolta delle castagne è un’esperienza che permette di trascorrere del tempo all’aria aperta con la propria famiglia, offrendo un’opportunità unica per organizzare una scampagnata o una piacevole gita in un suggestivo bosco. Le castagne, frutti autunnali per eccellenza, maturano solitamente verso la fine dell’estate, tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre.

Durante questo periodo, i ricci delle castagne mature si aprono spontaneamente, facendo cadere i preziosi frutti dagli alberi. Questo momento coincide anche con l’inizio della caduta delle prime foglie autunnali, creando un’atmosfera incantevole nel bosco. In questo contesto, ogni boschetto di castagni diviene una meta ambita per numerosi raccoglitori che, con regolarità, ritornano a casa con i loro sacchetti colmi di gustosi tesori.

Rispetto ad altri prodotti tipici dei boschi, come i funghi, la raccolta delle castagne non richiede strumenti specifici, abilità particolari o fortuna, né richiede una particolare conoscenza del territorio circostante. Ogni albero di castagni produce una quantità notevole di frutti, rendendo facile l’individuazione di abbondanti quantità, anche lungo percorsi di sentieri molto frequentati.

Delle castagne cotte su di un tavolo in legno
Foto | kabVisio @Canva – gentechevainmontagna.it

In definitiva, immergersi nell’emozionante avventura della raccolta delle castagne è un’occasione unica per connettersi con la natura, creando ricordi speciali con i propri cari.

Cosa sapere per fare la raccolta di castagne

Per praticare la raccolta delle castagne non sono necessarie attrezzature speciali. Fortunatamente, molti boschi di castagni si trovano in posizioni facilmente raggiungibili in automobile, evitando così faticose escursioni a piedi.

Soprattutto in autunno, è possibile incontrare del fango lungo i sentieri ed è quindi consigliabile indossare scarponcini comodi. Inoltre, l’uso dei guanti da lavoro è indispensabile per evitare punture durante l’estrazione delle castagne dai ricci. Infine, è consigliabile disporre di una borsa spaziosa per custodire il prezioso bottino.

I boschi di castagni si sviluppano anche in terreni pianeggianti e in lievi pendii delle basse colline. Tuttavia, è fondamentale mantenere un’attenzione costante durante l’attività di raccolta, facendo attenzione a dove si posano i piedi, così come in tutte le escursioni al di fuori dei sentieri battuti.

Quando raccogliere castagne, come farlo e quali scegliere

Sebbene il clima possa influenzare la maturazione delle castagne, la seconda metà di ottobre è generalmente il periodo migliore per la raccolta.

Evitate di cercare di appendervi ai rami e di strappare i ricci ancora attaccati all’albero. Non solo correreste il rischio di ferirvi gravemente nel cadere, ma anche perché la vostra impresa temeraria sarebbe del tutto inutile. Otterreste solo castagne immature. Le castagne mature si trovano già per terra, pronte per essere raccolte.

Le caratteristiche da tenere in considerazione per selezionare le castagne ideali sono la forma e il colore. Le migliori castagne sono quelle che presentano un aspetto solido e integro. Bisogna fare attenzione ai frutti troppo molli, secchi o opachi, poiché potrebbero essere danneggiati. Inoltre, è importante notare la presenza di fori sospetti sulla superficie, che potrebbero indicare l’invasione del famigerato verme Gianin, conosciuto anche come Giuanin in Piemonte. Se si riscontrano tali segni, significa che si è arrivati troppo tardi e le castagne sono già state prese d’assalto.

Per quanto riguarda la raccolta delle castagne, è importante prestare attenzione al fattore territoriale. Sebbene la legge non proibisca specificamente la raccolta, è vietato appropriarsi dei frutti che cadono su terreni privati. È fondamentale, quindi, evitare spiacevoli dispute scegliendo con cautela il luogo in cui si decide di raccogliere. Nel caso in cui non si disponga dell’autorizzazione del proprietario del terreno, è consigliabile seguire i numerosi sentieri presenti in aree pubbliche.

Tornare a casa con 10 ceste piene di castagne può essere gratificante, ma attenzione: potreste trovarvi nei guai. In alcune regioni italiane, è vietato raccogliere più di 2 kg di castagne al giorno.

Dove trovare le castagne

L’Italia è famosa per i suoi prodotti di qualità, e le castagne non fanno eccezione. Ci sono diverse zone del nostro paese dove poter trovare prelibatezze certificate IGP o DOP, come il Marrone del Mugello o la Castagna di Montella, nell’Appennino avellinese.

Nel nord Italia, le castagne di Cuneo e della Val di Susa, che crescono tra le maestose Alpi occidentali, sono particolarmente apprezzate.

Altre aree ideali per la raccolta sono i boschi del Veneto, come quelli nel veronese e nel trevigiano, o le valli delle Prealpi varesine e bergamasche in Lombardia.

In Trentino, la Val di Cembra e la Val Isarco sono famose per i loro castagneti, e non possiamo dimenticare Velturno, il paese delle castagne.

In Friuli, tra le tante località, ci sono quelli di Castelmonte che offrono ottimi luoghi per andare alla ricerca delle castagne.

Scendendo verso l’Appennino, nell’entroterra della Romagna, si trova l’antico castagneto di Portico.

In Toscana, il Monte Amiata è un luogo ideale per perdersi alla ricerca di questo prezioso frutto.

In Abruzzo, non possono mancare le ceste sui Monti della Laga, nella Valle Roveto e nella Valle dell’Aterno.

Nelle Marche, troverete abbondanti castagneti sul Monte dell’Ascensione e nella località Piagge, a Rotella, in provincia di Ascoli.

Ancora più a sud, in Molise, a Bojano nella provincia di Campobasso, si trova l’albero di castagne considerato il più antico d’Italia.

In Calabria e Basilicata, il Parco nazionale del Pollino è un must per gli appassionati, ma anche il Monte Vulture riserva sorprese per gli amanti delle castagne.

Le nostre isole, infine, custodiscono autentici tesori. In Sicilia, il bosco della Ficuzza vicino a Palermo e in Sardegna soprattutto nella regione della Barbagia.

Guida alla preparazione delle castagne

Dopo un’energica giornata di raccolta castagne, è finalmente giunto il momento di sfruttare le deliziose gemme appena portate a casa. Tuttavia, prima di iniziare, è essenziale separare le castagne buone ed integre da quelle sfortunate, cadute vittima di piccoli insetti. Per fare ciò, immergiamole in un secchio d’acqua: coloro che emergono dalla superficie devono essere buttate, mentre quelle che restano sul fondo saranno pronte per essere cucinate.

Esistono diverse modalità per cucinare le nostre castagne appena raccolte.

Il metodo più diretto ed efficace consiste nel cuocerle direttamente sul fuoco, meglio ancora sulla carbonella o sul barbecue. In genere, bastano pochi minuti per renderle croccanti e appetitose. Tuttavia, è necessario prestare attenzione ad evitare di esporle al fuoco troppo ardente. Questo rischio potrebbe portarci a bruciarle esternamente ma lasciandole crude al loro interno. Sicuramente, un abbinamento perfetto per le nostre caldarroste è un calice di vino rosso di ottima qualità.

Ma non è finita qui: le castagne possono essere sperimentate anche in altre preparazioni. Ad esempio, possono essere bollite in abbondante acqua salata, arricchite con l’aggiunta di una foglia di alloro che ne rafforzerà il gusto. Inoltre, questi frutti autunnali sono incredibilmente versatili e possono essere utilizzati per creare una miriade di dolci squisiti. Non solo! Le castagne si rivelano anche ingredienti di grande pregio per molte ricette salate.

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