Lavare lo zaino da trekking, i consigli da seguire

La cura delle proprie attrezzature e di tutti gli strumenti che dovranno o potranno essere utilizzati nel corso di un’escursione in montagna.

È ciò a cui dovrebbe sempre prestare grande attenzione un amante delle camminate sui monti, ambiente in cui è sempre meglio avere a portata di mano oggetti puliti e funzionanti, così da poterne sfruttare le massime qualità e prestazioni in caso di necessità.

Un discorso che vale anche per lo zaino da trekking, il cui lavaggio viene talvolta trascurato o snobbato, mentre sarebbe sempre opportuno dare la giusta importanza anche a questa azione.

In questo approfondimento vediamo allora quali sono otto consigli utili per pulire al meglio il proprio zaino da trekking.

Zaino da trekking: un compagno di viaggio da preservare

Lavare il proprio zaino da trekking è necessario? La risposta è: assolutamente sì.

Uno zaino da trekking, dopo essere stato usato, andrebbe sempre pulito e asciugato, così da poter essere pronto per venire riutilizzato.

Due zaini da trekking in montagna
Immagine | Unsplash @MohammadAlizade – Gentechevainmontagna.it

I motivi per cui il lavaggio di questo strumento sia da considerarsi un’azione fondamentale per chi è solito cimentarsi in delle camminate in montagna sono molteplici.

L’igiene gioca senza ombra di dubbio un ruolo di prima importanza.

Lavare il proprio zaino significa eliminare i residui di cibo, sporcizia, polveri e pollini che potrebbero essersi accumulati sulla sua superficie o al suo interno, andando così a evitare che lo zaino si trasformi in un luna park per batteri, virus e piccoli insetti, oltre che la causa scatenante di una possibile reazione allergica o la fonte di attrazione per qualche animale indesiderato.

Dal momento che lo zaino è un compagno di viaggio che si tiene aderente al proprio corpo durante i vari spostamenti in montagna, è indispensabile curarne la pulizia, così che sulle spalle non si sia costretti a trasportare un sacco lurido e dall’odore magari fastidioso.

Altro aspetto importante da considerare è l’usura.

Uno zaino di cui non si cura la manutenzione è uno zaino che durerà meno nel tempo.

Se non pulito correttamente, ogni zaino (anche il più costoso, ndr) vedrà deperire più in fretta le proprie componenti.

Le cerniere si potrebbero indurire e rompere, le parti in ferro arrugginire, quelle in tela strapparsi.

Al contrario, uno zaino più pulito vedrà allungarsi la propria vita, durando così più a lungo e risparmiandovi il costo di uno nuovo.

Capito quanto sia importante curare il lavaggio del proprio zaino da trekking, vediamo ora qualche consiglio pratico su come e quante volte farlo.

1. Ogni quanto lavare il proprio zaino?

La prima regola del “buon bucato” dice che: più fresca è la macchia, più facile sarà la sua rimozione.

Ciò significa che il lavaggio dello zaino, così come accade per i vestiti che indossiamo tutti i giorni, è da effettuare appena ci si accorge dello sporco presente su di esso.

A volte, soprattutto dopo un’escursione breve in una giornata di Sole, può capitate che lo zaino non mostri alcun segno di sporcizia.

Il consiglio è comunque quello di lavare lo zaino ogni volta che si esegue una escursione, soffermandosi principalmente sulle zone più esposte.

Un lavaggio più profondo deve essere sempre fatto, invece, al termine di una stagione dedicata al trekking montano.

2. Meglio lavare a mano o in lavatrice?

Diciamocelo, da quando esiste la lavatrice la tentazione di chiunque è sempre quella di buttarci dentro ogni sorta di oggetto, convinto che essa sia il mezzo più rapido, efficace e soprattutto meno faticoso per pulire la qualunque.

Ciò non è però sempre vero.

A volte l’uso della lavatrice può farci risparmiare un bel po’ di indesiderata fatica fisica, ma può anche danneggiare ciò che abbiamo messo al suo interno.

Lo zaino è uno di questi oggetti.

L’abrasione tipica delle lavatrici può, infatti, degradare la protezione esterna in poliuretano, danneggiando irrimediabilmente lo zaino da trekking (questo discorso vale anche utilizzando il programma per i capi delicati, ndr).

Inoltre, è stato notato come l’incontro tra i detersivi e il sudore presente sui tessuti porti alla formazione di una reazione chimica che velocizza il deterioramento dei tessuti che verranno poi esposti alle radiazioni solari.

Non solo. Eventuali residui di detersivo sugli spallacci, per esempio, potrebbero scatenare delle reazioni cutanee, motivo per cui il consiglio è quello di lavare sempre il proprio zaino da trekking a mano, utilizzando prodotti poco aggressivi.

3. Con cosa lavare lo zaino?

Da un punto di vista pratico, il lavaggio dello zaino da trekking può essere effettuato per mezzo di un sapone delicato.

Meglio evitare additivi e profumi aggiunti, i quali potrebbero danneggiare qualche componente.

Il consiglio è quello di preferire il sapone di Marsiglia o un sapone dal pH neutro e quindi poco aggressivo (in commercio esistono diversi saponi specifici per il lavaggio dei diversi tessuti tecnici, ndr).

Altri strumenti da avere a portata di mano sono un panno, una spugna e una spazzola con setole morbide, così da poter strofinare lo zaino senza danneggiarlo.

4. Come procedere con il lavaggio a mano

Banale dirlo, ma giusto ricordarlo: prima regola quando si lava uno zaino è assicurarsi di averlo svuotato completamente.

Azione successiva è scuotere lo zaino, rivolgendo l’apertura verso il basso, così da lasciare cadere a terra eventuali briciole o piccole particelle rimaste al suo interno.

A questo punto, è necessario leggere l’etichetta presente sullo zaino, così da capire quale metodo di lavaggio è consigliato dal produttore (non tutti gli zaini possono essere lavati allo stesso modo, ndr). Solitamente si tende a procedere con un lavaggio a mano con acqua tiepida o fredda.

Per prima cosa, utilizzando un panno umido, si devono rimuovere i residui di sporco rimasti all’interno dello zaino.

Successivamente si può procedere con l’applicazione del sapone su una salvietta, la quale deve poi essere usata per rimuovere le macchie superficiali e lavare l’intera superficie dello zaino.

Strofinato il tutto con una spazzola, si può procedere con il risciacquo del sapone. In questo passaggio è sempre bene utilizzare dell’acqua fredda o tiepida, mai calda.

Con un panno asciutto o una spugna si passa, infine, all’asciugatura, badando che ogni componente sia in perfetto stato (cerniere, corde, legacci, ganci, ecc.).

Zaino da trekking bagnato dalla pioggia
Immagine | Unsplash @DushawnJovic – Gentechevainmontagna.it

5. Pulizia più profonda

Quella vista prima è la tecnica da utilizzare per eseguire una pulizia rapida e superficiale del proprio zaino.

Nel caso in cui sia necessaria una pulizia più profonda e approfondita, il consiglio è quello di staccare e lavare separatamente tutte le componenti che possono essere sganciate dallo zaino, servendosi di sapone e spazzola.

Il corpo dello zaino deve invece essere immerso in una bacinella riempita con acqua tiepida e una piccola quantità di sapone liquido.

Qui lo zaino deve essere lasciato in ammollo per due o tre minuti, dopo di che si può procedere strofinando delicatamente le varie parti e rimuovendo la sporcizia accumulata sia all’esterno che all’interno.

Ultimata questa fase, è necessario svuotare la bacinella che si è usata e riempirla con dell’acqua pulita, da utilizzare per risciacquare lo zaino.

Una volta rimosso sporco e sapone, si può procedere con l’asciugatura.

6. Come asciugare lo zaino?

Dopo averlo lavato, uno zaino deve essere steso con tutte le cerniere aperte e gli scomparti rivolti verso il basso.

Così l’acqua ed eventuali residui potranno abbandonare il tessuto e cadere a terra.

Il consiglio è quello di stendere lo zaino all’aperto, in una zona arieggiata, ma non con un’esposizione diretta alla luce del Sole o troppo vicino a delle fonti di calore (il caldo potrebbe seccare troppo le varie componenti, danneggiandole, ndr).

Una volta asciutto, lo zaino deve essere ricomposto in ogni sua parte e riposto in un luogo asciutto e protetto, come un armadio.

Da evitare assolutamente luoghi umidi, come gli scantinati.

7. La cura delle cerniere

Fondamentale è la pulizia delle cerniere, tra gli elementi più delicati in uno zaino da trekking.

Esse possono essere lavate per mezzo di una salvietta inumidita con acqua e sapone.

L’importante è usare una mano delicata e delle spazzole con delle setole poco aggressive, così da evitare di rimuovere inavvertitamente lo strato più superficiale delle zip.

Alcuni detergenti riescono addirittura a corrodere il metallo. Per questo, vanno evitati.

8. Disinfettare lo zaino

Dopo ogni lavaggio sarebbe opportuno effettuare anche una disinfezione del proprio zaino, per mezzo di salviette disinfettanti.

Esse possono essere utilizzate anche quando si è impegnati in un’escursione e ci si accorge che il proprio zaino necessita di una rapida pulita.

Possono aiutare a rimuovere funghi e batteri che, per esempio, possono accumularsi in calzini sudati e sporchi e che potrebbero poi passare allo zaino a contatto con quest’ultimi.

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