Imbragatura per l’arrampicata, come sceglierla?

Scegliere la corretta imbragatura da arrampicata è un’operazione davvero molto importante per chi decide di praticare questa disciplina sportiva, soprattutto se alle prime armi.

L’attrezzattura giusta è, infatti, indispensabile per garantire la sicurezza di chi arrampica, motivo per cui è sempre bene informarsi su quali sono le opzioni offerte dal mercato e quali elementi non dovrebbero davvero mai mancare quando si sceglie di sfidare una parete.

Quando si parla di sicurezza, nulla deve mai essere lasciato al caso, ancor di più in montagna, dove il paesaggio naturale sa essere tanto bello quanto pericoloso.

L’importanza dell’imbragatura nell’arrampicata

Ogni stile di arrampicata vuole la sua imbragatura. In montagna gli strumenti e gli attrezzi da utilizzare variano in base alle necessità e ciò vale anche nell’arrampicata.

Un imbrago perfetto per percorrere una breve via di arrampicata sportiva può rivelarsi estremamente inadatto per affrontare una cascata ghiacciata, così come l’opposto.

Per questo, prima di acquistare un imbrago tecnico è sempre bene capire quale attività si andrà a fare e in quale contesto esso verrà quindi utilizzato.

Moschettoni imbragatura
Immagine | Unsplash @ElliottLedain – Gentechevainmontagna

Ciò che non cambia mai sono, invece, alcuni piccoli aspetti.

Per esempio, l’elemento più resistente che si può trovare in ogni tipo di imbragatura è sempre l’anello di servizio o di assicurazione, prodotto in nylon.

La corda, quando si fa il nodo da imbragatura, va sempre passata nei punti di legatura, i quali hanno generalmente una resistenza di 12/14 kN.

A cambiare possono essere, invece, le fibbie che regolano la cintura.

Ne esistono, infatti, di tradizionali (quelle che richiedono un doppio passaggio per essere chiuse, ndr) e di automatiche (considerate più rapide e sicure, ndr).

Gli imbraghi si dividono, poi, in bassi (quelli che cingono la zona del bacino, ndr) e interi (quelli allacciati intorno all’intero tronco, ndr).

I primi sono più diffusi e utilizzati, in quanto lasciano il corpo più libero e leggero. I secondi sono, invece, più protettivi, grazie alla presenza di un punto di sicura collocato sul petto. Per questo, sono consigliati soprattutto per i bambini.

Prendendo in analisi un imbrago basso, vediamo ora a quali aspetti stare attenti al fine di scegliere l’imbragatura più adatta.

Per prima cosa, bisogna considerare altezza e spessore della cintura. Questa sarà più alta e spessa nel caso in cui si debba restare appesi nel vuoto per diverso tempo, in attesa di un compagno di arrampicata, così da proteggere meglio la fascia lombare del corpo da sforzi eccessivi e dolori conseguenti.

Da tenere in considerazione è anche l’allacciatura della cintura, la quale può essere presente su uno o su due lati.

Ogni imbragatura è dotata poi di ponti, ovvero vari punti di legatura.

Il loro compito è quello di sostenere il peso durante l’arrampicata, motivo per cui si consumano molto più rapidamente di altri elementi.

Ecco, allora, che è sempre meglio acquistare dei ponti decisamente resistenti.

Passiamo, poi, ai cosciali, ovvero le due fessure dell’imbrago nelle quali infilare le gambe. Esse consentono di restare sospesi in aria, aumentando il livello di sicurezza e stabilità.

Essenziale è acquistarne della misura giusta e, per capirlo, basta indossare il cosciale e verificare che tra quest’ultimo e la gamba possa passare una mano.

In commercio esistono sia imbraghi con cosciali regolabili, perfetti per essere utilizzati in varie occasioni durante le diverse stagioni, che imbraghi con cosciali fissi, più pratici e leggeri per chi volesse partecipare a una gara.

Da non sottovalutare è, infine, l’importanza del porta materiali, ovvero la parte di imbrago in cui vengono riposti tutti gli accessori utili durante l’arrampicata (es: i moschettoni, ndr). La dimensione di questo elemento dipende dalla quantità di materiali di cui si ha bisogno.

L’imbragatura per l’arrampicata sportiva

Entriamo ora più nello specifico e vediamo quale tipo di imbragatura dovrebbe essere scelta nel caso in cui si volesse praticare l’arrampicata sportiva.

Innanzitutto, in questo caso l’imbrago deve essere leggero e aerato, oltre che comodo da essere indossato sia mentre si operano i diversi movimenti che quando si è costretti a restare fermi appesi nel vuoto in attesa.

Solitamente, i più comodi sono gli imbraghi in cui l’imbottitura è racchiusa tra due pezzi di fettuccia.

Uomo scala montagna con imbragatura
Immagine | Unsplash @Adel – Gentechevainmontagna

L’imbrago per trad e big wall

Attrezzatura diversa è quella necessaria per chi fa arrampicata trad (tradizionale, ndr) o si mette alla prova con il big wall climbing.

In questo caso, chi arrampica necessita di un imbrago ben imbottito, così che gli possa consentire un buon comfort in ogni fase dell’attività di scalata.

Utile è, inoltre, che l’imbrago sia leggero e funzionale, così da non essere costretti a dover portare un peso superfluo per troppo tempo, visto che chi compie questo tipo di attività deve già trasportare altre attrezzature di un certo peso e ingombro.

Gli imbraghi da big wall devono, poi, essere in grado di trasportare più materiale possibile.

Per questo, i quattro anelli porta materiale che compongono solitamente la versione standard di un imbrago potrebbero non bastare e potrebbe essere necessario aggiungerne di ulteriori, così come anche un anello posteriore per portare una seconda corda o agganciare uno zaino, liberando spazio sulla schiena.

L’imbragatura per alpinismo

Altro caso ancora è quello che riguarda l’imbragatura da alpinismo, la quale solitamente è caratterizzata dalla presenza di cosciali regolabili e una cintura morbida e confortevole (soprattutto quando si resta sospesi in una fase di attesa, ndr).

Questo tipo di imbrago deve essere abbastanza robusto da sostenere anche voli molto lunghi, senza risultare però mai un limite per i movimenti.

Generalmente i tessuti utilizzati sono traspiranti e l’imbragatura presenta quattro anelli porta materiale.

L’imbrago per il ghiaccio

Chi decide di praticare arrampicata sul ghiaccio, ha bisogno sicuramente di molti anelli porta materiale, vista la necessità di avere sottomano vari moschettoni e viti da ghiaccio.

I cosciali devono adattarsi ai diversi strati di abbigliamento (aspetto tipico dell’arrampicata invernale, ndr), motivo per cui sono solitamente regolabili.

Alcuni hanno addirittura un sistema di apertura grazie al quale potersi cambiare senza neppure dover togliere del tutto l’imbrago, persino con i ramponi ai piedi.

Una caratteristica tecnica molto utile per poter eseguire questa operazione velocemente, senza correre il rischio di esporre a lungo il proprio corpo a temperature molto basse.

L’imbragatura da via ferrata

Ultima casistica da analizzare è quella relativa agli imbraghi più adatti a chi arrampica su una via ferrata.

In questo caso si può ricorrere sia a un’imbragatura bassa che a una con pettorale o completa.

Solitamente due anelli porta materiale sono sufficienti e risultano leggeri e comodi da indossare, anche nei tratti di scalata più stretti.

La maggior parte dei modelli utilizzati è interamente regolabile, grazie alla presenza di fibbie autobloccanti poste sia sulla cintura che sui cosciali.

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