Ecco come affrontare un trekking al campo base dell’Everest

 

L’Everest, la montagna più alta del mondo, attrae avventurieri da tutto il mondo desiderosi di sfidare se stessi e godere di panorami mozzafiato. Il trekking al Campo Base dell’Everest è un’esperienza unica, ma richiede preparazione e consapevolezza.

Il periodo migliore per il trekking

Il periodo ottimale per affrontare il trekking verso l’Everest Base Camp è da marzo a maggio e da settembre a dicembre. Durante questi mesi, si evitano le condizioni climatiche estreme, come le temperature rigide dell’inverno e le piogge monsoniche estive. La primavera (marzo-maggio) offre giornate piacevoli e la possibilità di vedere gli alpinisti che si dirigono verso la vetta dell’Everest ad aprile. L’autunno (settembre-dicembre) garantisce temperature fresche e cieli chiari, ma a dicembre le temperature possono scendere sotto zero.

Come arrivare

Il trekking inizia da Lukla (2.840 m), raggiungibile con un breve volo da Kathmandu, la capitale del Nepal. Il volo verso Lukla è noto per essere emozionante, dato che viene eseguito su piccoli aeroplani o elicotteri e l’atterraggio avviene su una pista in salita tra le montagne. Gli aerei non partono in caso di brutto tempo, quindi è necessario essere preparati per eventuali cambiamenti di programma. L’opzione alternativa è raggiungere Lukla via terra, ma richiede diversi giorni di viaggio in autobus e camminata.

Il trekking verso il Campo Base

Il percorso è di circa 11 giorni in totale, con un dislivello medio giornaliero relativamente basso. Tuttavia, la sfida principale proviene dall’altitudine e dal rischio di mal di montagna. Le tappe includono antichi monasteri buddisti, villaggi Sherpa e offrono viste mozzafiato su montagne come Ama Dablam, Pumori, Lhotse e Makalu. Il punto culminante è il Kala Pattar a 5.545 metri, che offre una vista spettacolare sull’Everest.

Formalità e documenti necessari

Gli escursionisti avranno bisogno di ottenere un visto nepalese (30$ per 15 giorni) all’arrivo, con 2 fototessere. È richiesto anche un permesso per la Sagarmatha National Conservation Area (circa 36$) e un permesso per il villaggio rurale di Pasang Lhamu (circa 24$), entrambi ottenibili a Kathmandu o Lukla.

Guida e agenzie di viaggio

Mentre il sentiero è ben segnalato e frequentato, l’opzione di avere una guida può essere utile per scoprire curiosità sulla cultura Sherpa e garantire un migliore adattamento all’altitudine. Le guide possono costare circa 30/40€ al giorno, divise tra i partecipanti. Le agenzie di trekking possono gestire tutti gli aspetti dell’organizzazione, ma è possibile risparmiare prenotando direttamente a Kathmandu.

Impatto del turismo sull’Everest Base Camp

L’Everest Base Camp ha visto un aumento significativo del turismo negli ultimi anni. Questo ha portato a benefici economici per la regione, ma anche a sfide legate alla gestione dei rifiuti e alla sostenibilità ambientale. Gli escursionisti sono incoraggiati a praticare un turismo responsabile, rispettando l’ambiente e contribuendo positivamente alle comunità locali. Il turismo ha un impatto significativo sulla vita delle comunità locali lungo il percorso. Le entrate dal turismo contribuiscono all’economia locale, ma è importante garantire che questo impatto sia positivo e sostenibile nel lungo termine. Supportare le imprese locali e rispettare la cultura sono fondamentali per mantenere un equilibrio positivo.

Costi e altre informazioni utili

I costi per vitto e alloggio variano, ma è possibile stimare una spesa di circa 1000€ per raggiungere Kathmandu, con ulteriori 400€ per il volo fino a Lukla. I prezzi possono aumentare al Campo Base dell’Everest a causa del turismo di massa. Durante il trekking, ci si può aspettare di spendere circa 20€ al giorno per il pernottamento e altrettanto per i pasti.

La copertura telefonica/internet è scarsa, ma alcuni rifugi offrono connessioni a pagamento. L’elettricità è anch’essa a pagamento. Le possibilità di lavarsi sono limitate, con poche docce lungo il percorso. L’acqua dei ruscelli è spesso contaminata, quindi è consigliabile acquistare acqua dai negozi. Si consiglia di portare denaro contante, poiché le carte di credito/debito potrebbero non essere accettate ovunque.

Ecco come affrontare questa incredibile avventura in modo sicuro e gratificante, e cosa aspettarsi.

1. Preparazione Fisica:
Il trekking all’Everest richiede una buona preparazione fisica. L’allenamento dovrebbe concentrarsi sulla resistenza cardiovascolare e sulla forza muscolare. Esercizi come corsa, escursioni su terreni collinari, sollevamento pesi leggeri e allenamenti di resistenza possono essere utili. Inoltre, è essenziale acclimatarsi gradualmente alla quota, per prevenire il mal di montagna.

2. Equipaggiamento Adeguato:
Investi in un equipaggiamento di qualità. Le scarpe da trekking robuste, uno zaino confortevole, abbigliamento impermeabile e strati termici sono fondamentali. Assicurati di portare con te un sacco a pelo adatto alle basse temperature che potresti incontrare durante il percorso. Un bastone da trekking può essere un ottimo supporto nelle zone più impegnative.

3. Acclimatazione Adeguata:
La salita all’Everest richiede una corretta acclimatazione per evitare problemi legati all’altitudine. Pianifica tappe di trekking che consentano al tuo corpo di adattarsi gradualmente all’altitudine. Fermati per acclimatazione in luoghi come Namche Bazaar e Dingboche prima di raggiungere quote più elevate.

4. Guida Esperta:
Considera l’opzione di assumere una guida esperta o un’agenzia di trekking. Questi professionisti conoscono bene il percorso, sono addestrati per affrontare emergenze legate all’altitudine e possono offrire preziosi consigli durante il viaggio. Assicurati che la guida sia a conoscenza delle pratiche di sicurezza e di primo soccorso.

5. Alimentazione e Idratazione:
Mantieni una buona idratazione durante tutto il trekking, poiché l’alta quota può portare a una maggiore perdita di liquidi. Riguardo all’alimentazione, assicurati di consumare pasti energetici e nutrienti. La cucina lungo il percorso è varia, ma è consigliabile portare snack ad alto contenuto energetico.

6. Rispetto per l’Ambiente:
Pratica il turismo sostenibile rispettando l’ambiente circostante. Non lasciare rifiuti lungo il percorso e rispetta la flora e la fauna locali. Acquista acqua in bottiglie ricaricabili per ridurre i rifiuti di plastica. Rispetta le tradizioni locali e la cultura sherpa.

base camp everest
Immagine | unsplash @martinjernberg – gentechevainmontagna.it

7. Sicurezza Personale:
La sicurezza personale è di primaria importanza. Familiarizza con le procedure di sicurezza, conosci i segni del mal di montagna e sappi quando fermarti e chiedere aiuto. Assicurati di avere un’assicurazione che copra eventuali spese mediche e di evacuazione.

8. Momenti Giusti per il Trekking:
Il periodo migliore per il trekking all’Everest è durante la stagione pre-monzunica (aprile-maggio) e post-monzunica (settembre-ottobre). Durante questi periodi, le condizioni meteorologiche sono più stabili, e il panorama è spettacolare.

9. Rispetto per la Salute:
Rispetta i limiti del tuo corpo e non trascurare i segnali del mal di montagna. La tua salute è la priorità assoluta. Segui un percorso che ti dia il tempo di adattarti gradualmente all’altitudine e, se necessario, pianifica giorni di riposo.

10. Esperienza Culturale:
Approfitta del trekking per immergerti nella ricca cultura della regione dell’Everest. Interagisci con la gente locale, visita antichi monasteri e goditi la bellezza di una delle regioni più affascinanti del mondo. Visita antichi monasteri come il Tengboche Monastery e partecipa, se possibile, a festival locali. Queste esperienze aggiungeranno una dimensione culturale significativa al tuo trekking.

11. Percorso Dettagliato:
Il trekking all’Everest inizia spesso con un volo verso Lukla, da dove il percorso conduce attraverso villaggi sherpa pittoreschi come Namche Bazaar, Dingboche e Gorak Shep. Ogni tappa offre panorami mozzafiato e un’immersione nella cultura locale. Il Campo Base si trova a un’altitudine di circa 5.364 metri.

12. Rifugi e Alloggi:
Durante il trekking, alloggerai in teahouse e rifugi lungo il percorso. Questi offrono un riparo confortevole, cibo caldo e l’opportunità di interagire con altri escursionisti. Tuttavia, durante la stagione alta, è consigliabile prenotare in anticipo.

13. Sicurezza su Terreno Glaciale:
Durante la salita finale verso il Campo Base, attraverserai terreni glaciali. Assicurati di indossare ramponi e utilizzare attrezzature adeguate per il terreno glaciale. Segui attentamente le istruzioni della guida e fai attenzione alle crepe del ghiaccio.

14. Panorami Spettacolari:
Preparati a essere affascinato dai panorami mozzafiato lungo il percorso. Il monte Everest, insieme a molte altre vette dell’Himalaya, diventerà una presenza costante. Il panorama dalla Kala Patthar, un punto panoramico popolare, offre una vista straordinaria dell’Everest.

15. Alternativa: Trekking nei Villaggi Remoti:
Se desideri un’esperienza più autentica e meno affollata, considera l’opzione di trekking attraverso villaggi remoti meno frequentati dai turisti. Questo offre un’occasione per scoprire la vita quotidiana nelle regioni himalayane.

16. La Cultura Sherpa e i Villaggi Tradizionali:
Durante il trekking, gli escursionisti avranno l’opportunità di immergersi nella cultura ricca e affascinante del popolo Sherpa. Questa comunità, di origini tibetane, ha abitato le regioni montuose dell’Himalaya per generazioni. I villaggi lungo il percorso offrono uno sguardo autentico sulla vita di montagna, con antichi monasteri buddisti, chorten di pietra e case tradizionali.

17. La Seraccata del Khumbu Icefall:
Attraversare il Khumbu Icefall è un momento significativo durante il trekking verso il Campo Base. Questa è una delle parti più impegnative del percorso, con una cascata di ghiaccio che si sviluppa sul ghiacciaio. Gli escursionisti devono superare crepacci e terreni irregolari, vivendo un’esperienza unica nel suo genere.

18. Gokyo Lake: Una Scelta Aggiuntiva per gli Avventurieri:
Coloro che cercano un’opzione aggiuntiva possono estendere il loro trekking per visitare il Gokyo Lake. Questi laghi, meno frequentati rispetto al percorso principale, offrono uno scenario sereno e la possibilità di esplorare un’area meno battuta dai turisti.

Gli highlight del trekking

L’incontro con il popolo Sherpa e la loro incredibile resistenza.
La salita al Kala Pattar a 5.545 metri per la migliore vista sull’Everest.
I sentieri del Sagarmatha National Park tra antichi monasteri e villaggi Sherpa.
La Piramide del CNR, simbolo dell’Associazione Ev-K2-CNR per la ricerca scientifica in alta quota.
La vista della maestosa seraccata del Khumbu Icefall, attraversata per raggiungere il Campo Base dell’Everest.
Gokyo Lake, una possibilità aggiuntiva per coloro che desiderano esplorare una zona meno frequentata.

In conclusione, l’Everest Base Camp Trek non è solo un’avventura fisica, ma un’opportunità per esplorare culture uniche, affrontare sfide personali e godere di viste spettacolari. L’equilibrio tra il rispetto per l’ambiente e l’immergersi nell’esperienza unica dell’Himalaya rende questo trekking un’esperienza indimenticabile per chiunque si avventuri in queste terre remote.

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