Alpinismo

In Nepal non c’è solo l’Everest: le montagne più spettacolari

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Alessia Manoli

L’Everest, con i suoi 8.848 metri, è la montagna più alta del mondo e rappresenta una sfida epica per gli alpinisti più esperti. Ogni anno, avventurieri da tutto il pianeta si riuniscono in Nepal per tentare di raggiungere la sua vetta. Tentare, perché l’impresa è assai ardua. L’escursione verso l’Everest Base Camp è un viaggio incredibile, che commistiona fatica fisica e mentale, ma anche il benessere e la pace interiore che solo chi è avvezzo a queste esperieze è in grado di descrivere. L’incontro con la cultura e la spiritualità dei nepalesi è un viaggio nel viaggio, senza il quale le scalate perderebbero un pezzo d’anima. Senza contare poi gli incontri con la fauna e la flora locali. La cultura dei Sherpa (poi vedremo in dettagli chi sono), con la loro ospitalità e il loro coraggio, è un aspetto affascinante di questo viaggio. Partiamo dunque alla scoperta di queste cime maestose.

Kanchenjunga: la montagna dei cinque tesori

Il Monte Kanchenjunga, situato nel distretto di Taplejung, rappresenta un’esperienza unica e affascinante. Questo è il luogo dove le leggende si intrecciano con la realtà, poiché la montagna è considerata sacra e il suo trekking offre l’opportunità di esplorare culture e tradizioni locali uniche. Il sentiero verso il campo base offre panorami mozzafiato su foreste di rododendri, vette imponenti e villaggi pittoreschi.

  • Altezza: 8.586 metri
  • Prima Ascesa: George Band (Regno Unito) e Joe Brown (Regno Unito) il 25 maggio 1955.

Lhotse: la sorella dell’Everest

Lhotse, situato nella stessa regione himalayana dell’Everest, offre un’alternativa affascinante alla sua celebre “sorella”. La sua parete di ghiaccio blu glaciale è una vista spettacolare. Per coloro che cercano sfide di alpinismo meno affollate ma altrettanto impegnative, questa montagna è un’ottima scelta.

  • Altezza: 8.516 metri
  • Prima Ascesa: Fritz Luchsinger (Svizzera) ed Ernst Reiss (Svizzera) il 18 maggio 1956.

Makalu: il gigante scuro

Il Makalu, chiamato così in onore del Dio induista Shiva, è noto per la sua difficoltà nell’arrampicata. Questa montagna offre una sfida per gli alpinisti più audaci, con un terreno accidentato e curve pericolose. Tuttavia, il suo ambiente incontaminato e la sua bellezza selvaggia attirano coloro che cercano l’avventura definitiva.

  • Altezza: 8.481 metri
  • Prima Ascesa: Lionel Terray (Francia) e Jean Couzy (Francia) il 15 maggio 1955.

Cho Oyu: la Dea turchese

Il Monte Cho Oyu, chiamato “Dea turchese”, è noto per la sua relativa facilità di scalata rispetto ad altre vette sopra gli 8.000 metri. Questo lo rende ideale per i principianti (si fa per dire) nell’alpinismo che cercano di sperimentare l’emozione delle alte quote.

  • Altezza: 8.201 metri
  • Prima Ascesa: Pasang Dawa Lama (Nepal), Herbert Tichy (Austria), Joseph Jöchler (Austria) il 19 ottobre 1954.

Dhaulagiri: la montagna bianca e splendida

Il Dhaulagiri, il cui nome significa “abbagliante, bianco e bello”, è una montagna meno frequentata dai turisti, il che la rende ideale per chi cerca un’esperienza di trekking più solitaria e meditativa. Le sue creste offrono panorami spettacolari, tra cui la vista sul massiccio del Dhaulagiri stesso.

  • Altezza: 8.167 metri
  • Prima Ascesa: Kurt Diemberger (Austria), Peter Diener (Svizzera), Ernst Forrer (Svizzera), Albin Schelbert (Svizzera), Nyima Dorji (Nepal) e Nawang Dorje (Nepal) il 13 maggio 1960.

Manaslu: la montagna degli spiriti

Il Manaslu è considerato la “montagna degli spiriti e dell’intelletto” ed è perfetto per i meno esperti. Questa zona offre l’opportunità di esplorare villaggi remoti e incontrare persone locali con una cultura unica e ospitalità calorosa. Fermarsi e intessere relazioni sociali può rivelare molteplici sorprese.

  • Altezza: 8.163 metri
  • Prima Ascesa: Toshio Imanishi (Giappone) e Gyalzen Norbu (Nepal) il 9 maggio 1956.

Annapurna: La montagna della fortuna

L’Annapurna è spesso associata alla Dea hindu Lakshmi, la dea della fortuna e della ricchezza. Gli itinerari variano dalla piacevole passeggiata alpina alle sfide più impegnative.

  • Altezza: 8.091 metri
  • Prima Ascesa: Maurice Herzog (Francia) e Louis Lachenal (Francia) il 3 giugno 1950.

L’importanza delle montagne del Nepal

Innanzitutto, come è comprensibile, si tratta di fonti di sorgenti d’acqua preziosissime. Le montagne del Nepal, essendo parte dell’Himalaya, svolgono un ruolo cruciale nell’approvvigionamento idrico. Numerosi fiumi tra cui il Gange, l’Indo e il Brahmaputra, che attraversano gran parte dell’Asia, hanno le loro sorgenti nelle montagne himalayane. Questi fiumi forniscono acqua potabile, agricola e idroelettrica a milioni di persone in India, Nepal e Bangladesh.

Immagine | pexels @riddhodatta – gentechevainmontagna.it

Inoltre ospitano una straordinaria biodiversità, con numerose specie di piante e animali adattate alle condizioni estreme delle alte quote. Queste aree offrono habitat a molte specie rare e endemiche, alcune delle quali ancora in fase di scoperta.

Da non sottovalutare è poi il turismo, una parte vitale dell’economia del Nepal, e le montagne sono la principale attrazione per i visitatori stranieri. Contribuisce significativamente al reddito nazionale e all’occupazione. Come non pensare poi ad aspetti come la cultura e la spiritualità: le montagne himalayane sono sacre per molte culture e religioni. Nella tradizione induista e buddista, molte vette sono considerate luoghi di venerazione e meditazione. Queste montagne sono spesso associate a storie e leggende che permeano la cultura nepalese.

Gli Sherpa

Gli Sherpa sono una comunità etnica nepalese rinomata per la loro straordinaria abilità e coraggio nelle montagne dell’Himalaya. Sono famosi in tutto il mondo per il loro ruolo essenziale come guide ed esperti nelle spedizioni in alta montagna. La parola “Sherpa” è diventata sinonimo di fiducia e dedizione nelle avventure himalayane. Questi uomini e donne resilienti hanno una profonda conoscenza del terreno montuoso, delle condizioni meteorologiche e delle tecniche di sopravvivenza in alta quota, e spesso si impegnano nell’arduo lavoro di portatori, trasportando pesanti carichi (tra cui i bagagli dei turisti alpinisti) attraverso terreni impervi e ripidi. La cultura sherpa è ricca di tradizioni antiche, e la loro spiritualità buddhista gioca un ruolo significativo nella loro vita quotidiana. La comunità sherpa è stata fondamentale nel rendere possibile molte delle epiche imprese di alpinismo nell’Himalaya, e la loro dedizione e sacrificio sono ammirati in tutto il mondo.

Le montagne del Nepal sono un tesoro naturale che attira avventurieri, esploratori e amanti della natura da tutto il mondo. Ognuna di queste vette offre una sfida unica e panorami mozzafiato. Ma il Nepal è molto più di queste imponenti montagne; è una terra ricca di cultura, tradizioni e ospitalità. I viaggiatori che si avventurano in Nepal sono spesso colpiti non solo dalla bellezza delle sue vette, ma anche dalla gentilezza del suo popolo e dalla ricchezza della sua cultura. Se cerchi un’esperienza di viaggio che ti lasci senza fiato, sia per l’emozione che per la bellezza, il Nepal è la destinazione perfetta.

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Alessia Manoli

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