C’è una ragione ben precisa, tra le altre, per cui in montagna, è importante far silenzio ed emettere poco rumore. Ecco il motivo
Quando si va in montagna, è importante imparare a non fare molto rumore, e soprattutto a mantenere un certo silenzio. Oggigiorno, con il fatto che ci sia maggiore accessibilità in alta quota, in luoghi come ad esempio la Valbelluna, le Prealpi Trevigiane, ecc., i troppi rumori possono essere di disturbo per le aquile.
Quello che forse non tutti sanno, infatti, è che il rumore eccessivo influisce in modo negativo sulle aquile in linea generale e, nel particolare, sulla loro capacità di nidificare con successo. Il punto è che le aquile necessitano un ambiente tranquillo non solo per la nidificazione, ma anche per allevare i loro piccoli.
Il fatto che negli ultimi anni siano aumentati i rumori, crea problemi di vario genere, che mettono in difficoltà questi animali selvatici. Sono infatti aumentati gli escursionisti, elicotteri, parapendii che ostacolano la riproduzione delle coppie che sono in alta quota.
Aquile e rumori in montagna: quali problemi insorgono
Una delle cause di fastidio per le aquile, a causa dei vari prodotti, è la difficoltà nel comunicare con altre aquile, durante il periodo di nidificazione.
Se c’è troppo rumore di fondo, le aquile potrebbero non essere in grado di sentirsi e rispondere l’una con l’altra, compromettendo la loro interazione e la coesione del gruppo. Durante il periodo di incubazione, le aquile sono particolarmente sensibili al disturbo.

L’esposizione prolungata al rumore può causare stress alle aquile nidificanti, il che potrebbe influire negativamente sulla loro capacità di covare le uova in modo adeguato. Questo potrebbe portare a una riduzione delle possibilità di sopravvivenza delle uova o alla necessità di abbandonare il nido.
Ma non è tutto, perché a essere coinvolte sono anche le attività di caccia delle aquile. Il troppo rumore, infatti, può infastidirle e per loro diventa decisamente più complicato rintracciare le prede. Questo va a influire in modo negativo sulla sopravvivenza e sull’alimentazione dei piccoli.
Gli studiosi hanno osservato che sulle Prealpi trevigiane e bellunesi, l’inquinamento acustico starebbe ostacolando la nidificazione, fino a causare l’abbandono del nido da parte del rapace.
I ricercatori hanno notato che con lo spostarsi delle esercitazioni, la nidificazione riprende. A infastidire non sono solo le voci degli escursionisti, ma anche i velivoli di vario tipo che sorvolano i nidi di aquile. Ecco perché importante sì svagarsi e divertirsi, ma nel rispetto degli animali selvatici che sono specie da proteggere.