Numerosi e sempre più frequenti gli attacchi ai danni di escursionisti o persone che fanno gite in montagna: l’ultimo a danno di una bambina di soli 11 anni.
La Natura a volte ci sorprende, e non in maniera positiva: l’aggressione da parte di un animale selvatico verso una bambina piccola forse è il segnale che c’è qualcosa che non va.
Probabilmente gli animali non temono più l’uomo come una volta, o chissà , forse alcune malattie (come l’aviaria o la rabbia) li spingono a comportamenti inusuali e/o aggressivi. È ciò che si stanno chiedendo gli esperti che indagano sull’aggressione ad una bambina, avvenuta pochi giorni fa.
Ricordiamo, tra l’altro, come la scomparsa di un giovane escursionista sbranato da un orso stia scatenando ancora polemiche: è “colpa” di chi ingenuamente va nei boschi senza sapere come ci si comporta oppure dell’aggressività innata degli animali selvatici? E ancora, dobbiamo tutelare le specie animali, ma fino a quale soglia di rischio? Rispondere è davvero difficile, per tutte le parti coinvolte. Soprattutto se arrivano notizie come quella che raccontiamo oggi.
Bambina attaccata in montagna da un animale selvaggio, com’è andata
La notizia ci arriva dal Colorado, Stati Uniti, e più precisamente dal canale d’informazione CNN. In questo caso non è stata l’incoscienza della bambina a farle rischiare la vita, ma l’intraprendenza di un leone selvatico, che ha attaccato gli animali della sua fattoria. Siamo nelle vicinanze di Buena Vista, che si trova a circa 94 miglia a ovest di Colorado Springs.

La bambina si era recata nel pollaio, dove ha visto uno degli animali già morto; a quel punto, il leone selvatico che era ancora lì in cerca di prede, sentendosi probabilmente minacciato l’ha aggredita. Per fortuna la piccola sta bene, ma poteva andare molto peggio.
I funzionari che si occupano del controllo della fauna selvatica in Colorado hanno subito catturato l’animale, che poi è stato soppresso. Purtroppo, però, gli stessi funzionari hanno evidenziato che i casi di aggressione sono in aumento e se ne stanno cercando le motivazioni. Come detto, probabilmente gli animali sono “solo” affamati, ma può anche darsi che alcune gravi malattie infettive causino il modificare dei comportamenti.
Questo attacco, così come gli episodi che stanno accadendo anche in Italia, devono farci riflettere su quanto sia ancora impegnativo mantenere un equilibrio tra il rispetto della natura e le esigenze delle persone, e anche che forse i cambiamenti climatici stanno creando effetti che non avevamo nemmeno immaginato.