Se stai progettando una gita all’aria aperta, in campagna o in montagna, dovresti proprio conoscere i 10 serpenti più pericolosi al mondo.
Al mondo esistono più di tremila specie di serpenti e tra loro si nascondono alcuni degli animali più pericolosi del pianeta. I serpenti sono tra gli animali meno popolari al mondo. Le ragioni della loro cattiva fama sono principalmente due: sono animali velenosi e la religione li ha dipinti come “animali cattivi”. Oggigiorno, sappiamo che gli animali cattivi non esistono, ma esistono predatori e prede.
Alcuni predatori hanno dei veri e propri super poteri, che li permettono di essere particolarmente temuti. Tra questi ci sono anche gli animali velenosi, come ad esempio i serpenti.
Scopriamo quali sono i 10 serpenti più pericolosi al mondo e quali di questi vivono in Italia.
Il 10 serpenti più pericolosi al mondo: sono lunghi, grossi e velenosi
Non tutti i serpenti esistenti in natura sono velenosi, basti pensare che ci sono circa 3000 specie al mondo e molte di queste sono completamente innocue. In Italia, ad esempio ci sono pochissimi serpenti da temere, tutti gli altri sono estremamente innocui e la loro presenza è indispensabile per equilibrare la catena alimentare.
Ecco la classifica dei 10 serpenti più pericolosi al mondo:
- al decimo posto troviamo il pitone reticolato
- seguito dall’anaconda
- poi c’è il serpente a sonagli Monjave;
- al settimo posto troviamo il cobra reale;

- al sesto posto la vipera di Russell;
- seguito dal serpente di mare di Belcher;
- al quarto posto c’è il serpente bruno dell’est;
- al terzo posto c’è la vipera della morte;
- poi troviamo il serpente del deserto Taipan;
- e al primo posto il mamba nero.
Per nostra fortuna nessuno di questi serpenti vive in Italia. Dunque, possiamo fare passeggiate all’aria aperta ricordando di rispettare l’ambiente. Di fatto, l’unico serpente velenoso, in Italia, è la vipera, presente in cinque specie differenti e diffusa in tutte le regioni, fatta eccezione per la Sardegna dove non esistono serpenti velenosi.
L’eventuale morso di una vipera provoca bruciore, ecchimosi e bolle emorragiche. Per evitare questo spiacevole incontro è opportuno sapere che le vipere vivono nell’erba alta, nei prati, nelle zone collinari e dei boschi, fino ad una certa quota. Questi serpenti hanno l’abitudine di fare la tana sotto terra o nelle fessure del terreno, ma anche nei muri. L’eventuale morso di una vipera non deve preoccupare perché le reazioni sistemiche si verificano dopo un paio d’ore, quindi c’è tutto il tempo di arrivare al pronto soccorso.